Dichiarazione del Vice Presidente del Consiglio Regionale, Angelo Chiorazzo, in merito all’approvazione delle integrazioni alla legge regionale in materia di “Istituzione del Fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale”.
“Sostenere le famiglie e le persone sgomberate dalla propria abitazione in quanto dichiarate inagibili riteniamo sia un atto doveroso considerato l’enorme disagio che tali situazioni emergenziali determinano nei soggetti coinvolti. Per queste ragioni come Basilicata Casa Comune abbiamo votato a favore della proposta di allargare la platea dei possibili beneficiari prevedendo un contributo forfettario a favore dei nuclei familiari destinatari di ordinanze sindacali di sgombero, o provvedimenti analoghi, costretti a ricercare una diversa soluzione alloggiativa”.
È quanto ha dichiarato, in una nota indirizzata alla stampa, il Vice Presidente del Consiglio Regionale Angelo Chiorazzo a conclusione dei lavori della Terza Commissione Consiliare Permanente, di cui è membro, riunitasi per esprimere parere sul disegno di legge proposto dalla giunta regionale in merito alle integrazioni alla legge regionale in materia di “Istituzione del Fondo per gli aiuti alle famiglie e alle persone sgomberate a seguito di dichiarata inagibilità dell’unità immobiliare di residenza anagrafica e dimora abituale”.
“È inoltre necessario – ha sottolineato Chiorazzo – divulgare la istituzione del fondo, e quindi la possibilità per i soggetti aventi i requisiti di presentare richiesta di contributo, recuperando un maggiore coinvolgimento dei comuni lucani, anche attraverso l’Anci Basilicata, considerato che ad oggi dei 900 mila euro stanziati dalla Regione Basilicata risultano ancora disponibili circa 890 mila euro.
Ci auguriamo pertanto che queste risorse, utili per alleviare il disagio di tante famiglie costrette per diverse ragioni ad abbandonare la propria abitazione, possano essere rese immediatamente disponibili”.