Arnaldo Lomuti (Coordinatore regionale M5s): “Sanità lucana al collasso, Gianni Rosa alla ricerca della verginità perduta”. Di seguito la nota integrale.
Se non fossero loro a governare la Regione Basilicata e anche il Paese, proveremmo ammirazione per le ultime uscite di Rosa e di Caiata riguardo alla loro eccezionale scoperta (dell’acqua calda) in merito al pessimo stato in cui versa la sanità lucana.
Che i rapporti tra Lega, FI e FdI in Basilicata fossero più che mai tesi era cosa nota.
A fine luglio, il segretario regionale di FdI, Piergiorgio Quarto, ha giustamente fatto notare come il governo nazionale avesse fatto fuori la Basilicata nella gestione della sua acqua, grazie anche al silenzio dei parlamentari lucani di centrodestra. Solo per questo, Quarto si è giocato la sua candidatura a Presidente della Regione.
E, dopo lo scippo dell’acqua, apprendiamo dell’illuminante intuizione del senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa, relativa alla necessità di attivare un Piano Marshall per la situazione critica della sanità lucana. Proprio lui parla di soldi a pioggia, quando i suoi leader non riescono nemmeno a spendere i soldi messi a disposizione dal PNRR? A proposito, non dicevano di essere “pronti”?
È indubbio che questa rottura tra il senatore Rosa e il generale Bardi, a ridosso del voto, testimonia la clamorosa incapacità di questo centrodestra di amministrare una regione che ha bisogno di cura, di capacità di visione e non di faide partitiche per una poltrona in più.
Così, dopo quattro anni di fallimenti del centrodestra, il senatore Rosa prende le distanze da sé stesso, nella speranza che i lucani non si accorgano del fatto che se la sanità lucana si trova in questo stato penoso è colpa di questo governo regionale, di cui lui e il suo partito sono i maggiori azionisti.
Credere che le lucane e i lucani si facciano aggirare dalla redenzione-propaganda e della bacchetta magica del Piano Marshall per la sanità, dopo quattro anni di faide interne e fallimenti, è intollerabile.
E la febbre elettorale cresce talmente tanto (oramai direttamente proporzionata alle folgorazioni) che anche da Maratea parte altro fuoco amico contro il generale Bardi e la sua quarta, raffazzonata, giunta. Questa volta, a criticare il pessimo operato della giunta regionale, guidata da FdI, è il loro segretario della sezione di Maratea.
Motivo della polemica è la gestione dell’emergenza che ha colpito Maratea e le sue frazioni, in seguito alle calamità di novembre e giugno 2023. Il M5s lucano aveva, da tempo, denunciato l’inadeguatezza del centrodestra rispetto alla gestione degli eventi calamitosi che si sono abbattuti su Maratea: mesi di silenzio e disservizi, seguiti dal trionfale arrivo di Matteo Salvini nel mese di agosto.
Morale della favola: l’unico piano Marshall che Rosa può davvero invocare è quello utile a salvare il poco che resta del centrodestra lucano. E neanche basterebbe.
Quello che angoscia, in tutto questo desolante scenario, è che a perdere sia la comunità lucana, che, mentre i fratellini litigano per un posticino in regia, continua, con fatica, a vivere in una regione senza un servizio sanitario adeguato (malgrado tutti gli sforzi del personale medico), che sospende i treni nel mese di agosto, che non riesce a chiudere mezzo cantiere, che trascura le fasce più deboli e che lascia scappare centinaia di giovani all’anno.
Mentre generali e patrioti si consultano, il paziente muore.