“La polemica nata sui lavoratori precari dell’Arpab appare ormai pretestuosa”. È quanto dichiara il segretario regionale della Cisl Fp Basilicata, Pasquale Locantore. “È utile ricordare che la Cisl Fp, in quanto sigla sindacale confederale firmataria di Ccnl, è sempre titolata alla contrattazione, ancor più se rappresenta la maggior parte dei lavoratori, per l’occasione precari che lottano per il proprio. Per questo la Cisl ha aderito alle richieste di proroga dell’Arpab giacché la bozza di bando presentata dall’amministrazione è apparsa subito incompleta e penalizzante per le competenze che i lavoratori nel frattempo hanno maturato, nonché piuttosto incline ai contenuti di una nota a firma delle sole Cgil e Uil indirizzata al direttore dell’Arpab che forniva un’interpretazione piuttosto disinvolta delle norme che regolano le procedure di selezione come in questo caso. La richiesta della Cisl Fp è quella che il bando sia emanato nella massima trasparenza, che risponda totalmente ai dettami della norma, senza interpretazioni più o meno fantasiose, e che tuteli le competenze, i titoli e le abilitazioni professionali dei lavoratori in quanto significa non solo difendere i diritti dei singoli ma garantire alla comunità un servizio svolto da persone preparate ed esperte”.
Locantore ricorda che “la Cisl Fp ha potato al tavolo della delegazione trattante analoghi bandi di agenzie per la protezione ambientale di altre regioni (Lombardia, Veneto, Campania etc.) in cui emerge che i tecnici addetti al controllo devono possedere titoli, esperienza e qualifiche che vanno al di là del semplice titolo di studio. Appare strano che gli amici della Cgil Fp non abbiano presentato l’esperienza già svolta in altre e più grandi e complesse agenzie dove la stessa sigla sindacale ha condiviso le scelte che la Cisl vuole che si adottino anche in Basilicata. Appare ancor più incomprensibile dichiararsi a difesa del diritto di tutti i lavoratori, salvo poi chiedere procedure selettive ‘abbreviate’, in soli 60 giorni, con il rischio di cadere nell’improvvisazione e nella distrazione a danno di tutti. Appare altresì infondata e inopportuna la motivazione portata dalla segreteria Scarano che si batte affinché la soluzione sia la più ampia possibile ma contemporaneamente la più breve, accettando che si faccia solo la valutazione per titoli, escludendo l’esperienza e le attitudini professionali acquisite. Su quale base, ci chiediamo, si reggerebbe questa selezione meritocratica? Vorremmo ricordare, con rispetto e amicizia, ai colleghi della Cgil Fp che quando la Cisl denunciò l’assunzione, con contratto di lavoro dipendente a tempo determinato, senza alcun bando pubblico, alcuna prova selettiva, né valutazione delle competenze e del merito, di ben 57 lavoratori presso la Lab Basilicata, ente pubblico, la stessa sigla sindacale confederale si voltò dall’altra parte, forse all’epoca meno sensibile ai diritti di tutti i potenziali cittadini che furono privati della possibilità di poter accedere a un lavoro pubblico. Erano forse tempi di altre politiche? Eppure, si tratta di soli otto mesi fa”.
“Quindi, invitiamo i nostri amici – continua Locantore – a concentrarsi sul merito della vertenza che seguirà i binari della norma nel rispetto dei diritti dei lavoratori e nel segno della massima qualità del servizio svolto da lavoratori con la massima competenza. Per fare ciò servono tempi congrui e procedure che diano garanzia di affidabilità e tutela lavorativa. La convinzione che tutto ciò possa avvenire in 60-90 giorni è assolutamente velleitaria e forse finanche poco seria. Il nostro invito, quindi, è a supportare l’amministrazione purché questo bando, che deve costituire l’indirizzo generale per la selezione di personale qualificato e competente, sia svolto nella più totale trasparenza e diventi un modello da riproporre per le future selezioni nella pubblica amministrazione lucana”, conclude il segretario della Cisl Fp.