Articolo Uno Basilicata: “Parole del Consigliere Comunale Napoli sono una ferita ancora aperta. Discutere la mozione presentata nel Consiglio Comunale di Potenza”
Una comunità vive anche di simboli.
Per questo pensiamo sia importante che Potenza abbia la sua panchina arcobaleno.
Un simbolo della responsabilità che ciascuno di noi ha, come cittadino, nel raccogliere la sfida del riconoscimento e tutela dei diritti di tutti. Una sfida in cui i potentini hanno sempre saputo da che parte stare.
Lo stesso non può dirsi delle Istituzioni che, e al contrario, non vivono di simboli, ma di atti concreti. E’ su quelli che si misurano ed è su quelli che devono essere giudicati.
Un anno fa la più alta istituzione della città di Potenza, il Consiglio Comunale, è stata teatro di un fatto gravissimo. Le parole del Consigliere Napoli, che definì “l’omosessualità contro natura”, il silenzio e il voto favorevole della maggioranza ad un testo medioevale, restano una ferita aperta, una macchia sulla città a cui non è stato posto alcun rimedio.
In consiglio comunale c’è una mozione, presentata dall’opposizione, che prende le distanze da quella vergogna e riconosce il valore delle differenze. Una mozione rimasta non discussa e non votata, dalla quale la maggioranza di destra che governa la città scappa da oltre un anno.
Ci rivolgiamo al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale di Potenza. Crediamo che questo sia il momento della chiarezza, il momento della verità. E’ il momento in cui dire, con i fatti, da che parte si sta.
Se patrocinare un’iniziativa di alto valore simbolico ha davvero un senso e non è solo ipocrisia, se le Istituzioni cittadine sono finalmente in grado di togliersi di dosso questa polvere, se sono finalmente in grado di rispondere alla domanda di riconoscimento che riguarda le soggettività, le diversità, riguarda vite e persone, allora è il momento di discutere e approvare quella mozione.
E’ il momento di scegliere. Il silenzio non è più un’opzione.