Di seguito l’intervento del Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo del partito in Assemblea Nazionale di Italia Viva.
“Una Assemblea Nazionale di Italia Viva, sulla crisi in atto causata dai 5 Stelle e incentrata sull’analisi del contesto politico attuale, oltre che dalla ferma e forte richiesta a Mario Draghi di restare al governo dell’Italia sino al 2023, per cui Italia Viva in tutti i territori ha già raggiunto 80.000 firme, a cui si aggiunge l’appello di mille sindaci con la loro lettera aperta. Per questo auspico che anche gli amministratori locali di Basilicata facciano sentire la propria voce.
Nel mio intervento, con responsabilità e orgoglio, ho rivendicato ai rappresentanti Italia Viva nazionali di tornare a porre massima attenzione nell’azione di governo per il nostro sud, per il mezzogiorno che svolge e svolgerà un ruolo importantissimo dentro il mediterraneo. Servono proposte forti ed efficaci, come il rilancio delle ZES mai realmente partite e nuove politiche sul lavoro. Ho poi lanciato la proposta di avviare una costituente per un polo di centro, riformista e moderato, che sappia dialogare e confrontarsi. Italia Viva, infine, deve tornare con forza a parlare di mezzogiorno e di Sud. Il Sud che possano rivoluzionare il sistema e il rapporto imprenditori/lavoratori, chiamando gli stessi a condividere utili e responsabilità.
Ho apprezzato moltissimo le parole di Matteo Renzi sull’importanza di avere sempre una stella polare da seguire, con coraggio, senza essere condizionati dalla smania dei sondaggi, puntando piuttosto a rafforzare il consenso reale attraverso politiche riformiste che cambino in meglio il paese, nell’era della transizione energetica e digitale. Le immagini straordinarie del James Webb Space Telescope hanno acceso le luci a colori sulle stelle aprendo una nuova frontiera di futuro. Renzi ha provato a farci comprendere la necessità di riflettere sempre in profondità per andare oltre l’emergenza e il presente volgendo lo sguardo in avanti, necessario a chi, come noi, vuole fare politica per il bene della propria comunità locale, regionale, nazionale.
Una proposta politica, nel mondo attuale che modifica i suoi equilibri geopolitici e socioeconomici continuamente, deve sempre respirare e vivere in una visione anche europea e internazionale. Abbiamo la necessità di incrociare compagni di viaggio, sia oggi che domani, con cui intraprendere e proseguire il percorso in questa medesima prospettiva. In politica, come nella vita, non siamo tutti uguali. Noi dobbiamo avere il coraggio di far valere la nostra diversità, senza temere confronti ma con l’orgoglio delle azioni messe in campo.
Italia Viva approccia la proposta politica avversando i populismi, battendosi contro slogan e semplificazioni eccessive. Per questo non può rimanere in silenzio nei confronti di quei leader del Movimento 5stelle che hanno infiammato e canalizzato una rabbia popolare dentro proposte populiste, impossibili e contraddittorie, proprio al momento della prova di un governo di cui in teoria fanno parte per la stabilità dell’Italia. Personaggi che, delegittimando la classe dirigente degli anni passati, hanno voluto sostituirla con una rivelatasi assolutamente inadeguata e stanno solo facendo il male del paese.
Italia Viva, sia chiaro, non è contro i cittadini e le cittadine che hanno votato i cinque stelle e nemmeno alla sua base, ai tanti giovani, che lo hanno caratterizzato e che spesso hanno espresso il loro disagio e rabbia. Perché è ciò che la politica deve saper cogliere, cercando per loro le risposte migliori che non possono essere solo di tipo assistenziale. La crisi di governo in atto creata dai loro riferimenti, per provare a sopravvivere, attesta che si può continuare a essere irresponsabili, dopo aver fatto fallire il modello della società meritocratica con la logica del “uno vale uno”. Noi riteniamo invece che proprio il merito e la competenza debbano essere valorizzati per dare le risposte che la gente cerca dalla politica e da chi amministra.
Dobbiamo essere capaci di riprendere la profondità del pensiero politico e di analizzare le situazioni formulando proposte concrete: questa è l’unica strada possibile. E’ ciò che rivendico anche a livello regionale, riportando sempre sui contenuti, entrando nel merito di ogni questione seppure dai banchi dell’opposizione e chiedendo riforme al presidente di centrodestra e alla sua giunta. Industria 4.0 e Family Act sono rivoluzioni sociali ed economiche il cui merito va a Italia Viva. Da parte mia, io continuo a girare il mio territorio nei vari comuni, incontrando cittadini e imprese perché le richieste sono tante e serve un nuovo patto sociale tra sindacati e imprese, all’insegna dell’etica, dei valori umani ed economici, per rilanciare economia e sviluppo dopo la pandemia e con la guerra giunta ormai ai confini dell’Europa.”
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