La Giunta regionale della Basilicata si è riunita questa mattina a Potenza. E’ stata l’occasione per l’assessore dimissionario all’Agricoltura, Michele Ottati, per salutare i propri colleghi e per illustrare gli ultimi importanti provvedimenti del Dipartimento sottoposti all’attenzione dell’esecutivo. Nelle prossime ore, con decreto a firma del Presidente della Regione, verrà ufficializzata la presa d’atto delle dimissioni, con la contestuale nomina di Luca Braia a responsabile del Dipartimento alle politiche agricole e forestali. Lunedì 25, in Assessorato, alle ore 12, il passaggio delle consegne.
Aprendo i lavori, il governatore lucano, Marcello Pittella, ha ringraziato Ottati per il lavoro svolto in questi ultimi 17 mesi al servizio della Basilicata, in un periodo – quello della fase di avvio della decima legislatura – che ha richiesto un forte impegno, in uno con acclarate competenze professionali nel settore dell’Agricoltura e uno straordinario spirito di sacrificio sul piano personale.
“Ho molto apprezzato, e gliene sono grato – ha sottolineato il presidente Pittella – il tono garbato, affettuoso, a tratti emotivamente toccante, utilizzato da Michele nella lettera con la quale ha rimesso nelle mie mani il proprio mandato. Essa testimonia le qualità di un uomo innamorato della propria terra, fiero delle origini contadine dei propri genitori, pronto a mettersi in gioco, senza chiedere nulla in cambio, pur sapendo che il suo sarebbe stato un incarico a termine e comunque legato alle evoluzioni del dibattito politico all’interno della maggioranza di governo e del Pd lucano, in particolare”.
“Con la sensibilità e la sagacia che gli sono proprie – ha aggiunto Pittella – Michele Ottati ha colto con intelligente tempismo il momento opportuno per fare un passo indietro, dando prova, anche in questa circostanza, di uno spirito di servizio che gli fa onore”.
“Sono certo – ha aggiunto il governatore lucano – che come egli stesso ha preannunciato nella sua missiva, Ottati non ci priverà, in futuro, da privato cittadino, dei suoi spassionati e puntuali suggerimenti, frutto peraltro di una esperienza quarantennale maturata in sede europea, della quale sarebbe un peccato privarsi”.