“Affrontare e risolvere le criticità dei ritardi pagamenti AGEA, legate all’efficenza del Sistema Informativo Nazionale, deroghe e riforme immediate alla legge 157 sui danni da fauna selvatica e alla legge 102 sulle calamità, decreto immediato per risolvere il tema del cambio beneficiario per il biologico.”
Lo comunica l’Assessore alle Politiche Agricole e Forestali Luca Braia, rientrando da Roma dove ha partecipato alla Commissione Politiche Agricole a cui è seguito un incontro con il Ministro Centinaio.
“Queste le priorità assolute proposte, condivise con i colleghi Assessori delle regioni e sottoposte al neo Ministro all’agricoltura Centinaio che abbiamo incontrato oggi, insieme al Capo di Gabinetto Fiorentino, al sottosegretario Pesce e ai dirigenti Assenza e Blasi.
Continuare con una politica di difesa e valorizzazione del made in Italy sulla strada della tracciabilità e dell’indicazione obbligatoria dell’origine delle materie prime, incrementare le risorse già appostate dal governo Gentiloni e che ammontano a 110 milioni di euro per il sostegno alle filiere nazionali e difesa a tutto campo del Bilancio UE per la PAC, in particolare del PSR e delle autonomie regionali. Queste le istanze che abbiamo sottoposto.
Quello odierno è stato un importante e significativo incontro che ha visto la condivisione di un dossier di temi che hanno necessità impellente di essere affrontati e risolti e che rappresentano il punto di partenza tra le regioni e il nuovo rappresentante del Governo nazionale al quale auguriamo buon lavoro.
Il Ministro è apparso disponibile all’ascolto e si impegnerà a incontrare tutte le delegazioni regionali anche sui rispettivi territori, senza però nessuna impostazione di politiche evidenti per quello che possiamo ritenere un primo incontro interlocutorio utile alla conoscenza reciproca e che ci auspichiamo sia risultata utile allo stesso Ministro per comprendere le priorità e le aspettative delle regioni in un comparto in difficoltà ma dalle enormi potenzialità.
I problemi in campo necessitano di coraggio e celerità di decisioni, pertanto attendiamo presto la definizione di un organico del dicastero, che ancora non c’è, che è condizione fondamentale per avere gli interlocutori giusti e avviare a soluzione i tanti problemi ancora irrisolti.
Proseguire ed incentivare le politiche di promozione, possibilmente coordinandole di più e meglio tra regioni e governo, legando turismo ed enogastronomia in un unicum possibile, ancora di più oggi che la delega sarà in capo allo stesso Ministro.
Misureremo presto l’efficienza e la direzione di marcia anche nei confronti di una Europa con la quale bisogna alzare la voce per sburocratizzare e difendere le regole per la sicurezza a tutela della qualità e della identità delle produzioni, con una lotta a tutto campo sulla contraffazione che, nell’agroalimentare, ci penalizza per decine di miliardi di euro.”