“In questi anni abbiamo provato a dare una risposta al tema degli ultimi e dei penultimi. Non abbiamo avuto la pretesa di sconfiggere la povertà, che si supera con interventi strutturali di politiche di sviluppo, che pure abbiamo attivato con la necessaria forza, che hanno bisogno di tempo, di consolidarsi e soprattutto di risorse adeguate. Abbiamo fatto quello che potevamo e dovevamo con le risorse a disposizione e lo abbiamo fatto, questo è fondamentale sottolinearlo, per primi in Italia”. Lo ha detto oggi, a Potenza, l’assessore regionale alle Politiche di Sviluppo, Roberto Cifarelli, nel corso di un incontro con i giornalisti convocato per annunciare alcuni importanti provvedimenti che la giunta regionale si appresta ad adottare nei prossimi giorni, a partire dalla proroga al 30 giugno del Reddito minimo di inserimento e dei tirocini di inclusione sociale, in scadenza il 31 marzo prossimo dopo il prolungamento della misura deciso a dicembre 2018. Nei giorni scorsi inoltre l’esecutivo regionale ha approvato una Dgr che, con la pubblicazione a metà febbraio di un nuovo bando, consentirà a circa altri 300 lavoratori ex mobilità di trovare una collocazione attraverso il Consorzio di bonifica, così come già avvenuto per 570 persone. Alla conferenza stampa, che si è tenuta nella sala Verrastro del palazzo della giunta regionale, erano presenti anche il direttore generale del Dipartimento alle Politiche di Sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Donato Viggiano e l’amministratore unico del Consorzio di bonifica della Basilicata, Giuseppe Musacchio. “Prima che il governo Gentiloni istituisse il Reddito di inclusione sociale – ha ricordato l’assessore Cifarelli – noi eravamo già partiti con il Reddito minimo di inserimento per circa 3.000 famiglie. Grazie ad un rapporto strettissimo con le forze sindacali, che ringrazio per la collaborazione e per lo stimolo che ci hanno rappresentato in questi anni, il Reddito minimo, poi, ha avuto una evoluzione per i 570 lavoratori in passato interessati da mobilità in deroga, che hanno avuto una nuova opportunità nel settore idraulico-forestale, trovando una collocazione attraverso il Consorzio di bonifica. Oggi, attraverso un nuovo bando in pubblicazione a metà febbraio, riapriamo le porte del mondo del lavoro ad altre 300 persone. Proveremo inoltre a superare, con una proroga, l’incrocio complicato rappresentato dalle elezioni regionali del 24 marzo, dalle europee del 26 maggio, dalla scadenza prevista al 31 marzo del Reddito minimo di inserimento e dall’avvio del Reddito di cittadinanza, del governo nazionale, al primo aprile: al 30 giugno, dunque, saranno prorogati sia il Reddito minimo di inserimento che i Tirocini di inclusione sociale. Si tratta di due provvedimenti che interessano circa tremila famiglie lucane e 10 mila persone che in questi anni hanno avuto un sostegno al reddito, svolgendo allo stesso tempo lavori utili per gli enti locali. Siamo fieri e orgogliosi – ha concluso Cifarelli – di quello che abbiamo fatto”. In Basilicata la misura del Reddito minimo di inserimento ha interessato 2226 persone, per un investimento annuale di 17 milioni di euro. I tirocini di inclusione sociale nei Comuni sono stati 770, con risorse pari a 4 milioni 532.700 euro all’anno. Sono 570, invece, i lavoratori ex mobilità stabilizzati al Consorzio di bonifica, che hanno svolto le102 giornate “Cau”. “La platea dei 570 lavoratori del reddito minimo di inserimento – ha spiegato l’amministratore unico del Consorzio, Giuseppe Musacchio – è stata distribuita su 81 comuni della Basilicata. Abbiamo stipulato convenzioni con i vari comuni per lo svolgimento di attività come manutenzione del verde pubblico e del decoro urbano, ma anche della viabilità comunale e di prossimità ai centri abitati o della bonifica o riqualificazione dei plessi scolastici. I lavoratori sono stati inquadrati come personale idraulico forestale”.