Assessore regionale Galella: “Combinazione contratti di sviluppo e programma regionale gol. strumentiattuativi per la salvaguardia dei livelli occupazionali, ricollocazione licenziamenti collettivi e creazione di nuova occupazione”. Di seguito la nota integrale.
Senza riscontro, proprio di chi non ha letto gli atti, la strumentalizzazione del Segretario Generale della CGIL, in odore di corsa politica, che ha dimenticato di aver trasmesso, in data 19 aprile 2021, unitamente alle altre sigle sindacali, un documento di proposte e modifiche ai Contratti di sviluppo che sono state, tra l’altro,recepite nelle direttive attuative approvate dal Consiglio Regionale a dicembre 2021.
“I Contratti di Sviluppo, da non confondere con gli atti di indirizzo e programmazione regionale, rappresentanosolo una tra le tante misure attuative previste nel Piano Strategico Regionale 2021-2030. Uno strumento agevolativo , di tipo “negoziale”, attuato nel rispetto delle norme comunitarie in materia di aiuti di stato, alle cui regole non si può derogare, che ha tra gli obiettivi quelli di favorire la riqualificazione settoriale, lo sviluppo di filiere e poli di specializzazione, il riposizionamento competitivo dei tradizionali settori produttivi, la riconversione di siti produttivi dismessi e l’attrazione degli investimenti attraverso la creazione di reti di imprese e la promozione di investimenti in ricerca industriale e sviluppo sperimentale.
Così l’Assessore alle Attività produttive, Alessandro Galella, che sottolinea: “Sono uno dei tanti strumenti di incentivazione in programmazione, finalizzati proprio a supportare la numerose vertenze in corso, soprattutto per il settore dell’Automotive per il quale si prevedono, inoltre, misure specifiche normate e finanziate dalla L.n.181/89 sulle aree di crisi complessa, la cui istanza di riconoscimento sarà presentata a giorni, a seguito del lavoro sinergico col Ministero competente e dopo specifici tavoli tecnici con le parti datoriali e sindacali e alle quali si aggiunge la misura straordinaria di aiuto dei Mini PIA.
Al contrario di quanto affermato dal Segretario Regionale Summa, i Contratti di Sviluppo Regionale sono stati sottoposti alla concertazione con le parti sociali, attraverso la condivisione dei documenti- sottolinea Galella – trasmessi via email in data 26/03/2021 propedeutici all’incontro dedicato con le parti sociali in data 6 aprile 2021 e a cui i sindacati, hanno dato seguito, in data 21 aprile 2021, con un documento congiunto, indicando modifiche e integrazioni alla proposta di regolamento e ai relativi criteri di selezione dei contratti di sviluppo, che sono state, tra l’altro, recepite nelle direttive attuative approvate in seno al lavoro legislativo del Consiglio Regionale a fine 2021.
Ringrazio, tuttavia, il Segretario Generale della Cgil per l’occasione offerta di fornire maggiori delucidazioni sullo strumento agevolativo dei Contratti di Sviluppo a valenza regionale, che è stato redatto, come dallo stesso sottolineato, in complementarietà all’analogo strumento nazionale, nel rispetto delle linee strategiche del PNRR, consentendo, però, la realizzazione di investimenti di importo inferiore alle soglie minime dei 20 Meuro, così fissate dai contratti di Sviluppo Nazionale, consentendo con l’abbassamento delle stesse, un significativo ampliamento della platea dei beneficiari, tenuto conto della realtà economica e imprenditoriale della Basilicata.
Uno strumentorodato ma attuale, messo a disposizione per accompagnare la transizione ecologica, investire in ricerca, innovazione e sostenibilità ambientale, innanzare il livello di competitività digitale e tecnologica delle imprese, anche al fine disuperare le numerose vertenze in corso, promuovendo la diversificazione produttiva eil rilancio delle aree in crisi.
L’obiettivo ultimo, in combinazione con le azioni del Programma Regionale per la formazione GOL, è proprio quello di salvaguardare i livelli occupazionali esistenti, ricollocare i soggetti provenienti dalla platea dei percettori di misure di sostegno al reddito o provenienti da licenziamenti collettivie creare nuova occupazione, formando e riconvertendo competenze professionali.Nel merito, infatti, lo strumento prevede l’obbligo del mantenimento dei livelli occupazionali e nei criteri di selezione premia la ricollocazione dei soggetti, demandando la loro formazione allo strumento del Programma GOL. È del tutto evidente, quindi, al contrario di quanto erroneamente e strumentalmente riportato sulla stampa locale, che la formazione ha un ruolo preminenteed è finanziata nell’ambito del PNRR – Missione M5 per offrire risposte concrete alle esigenze di occupazione che oggi emergono nella nostra regione, utilizzando al meglio la quota di assegnazione destinata alla Basilicata, pari a 48 milioni di euro, ed integrando efficacemente gli interventi di Politiche del Lavoro con quelli delle Politiche di Sviluppo regionali.
Lo stesso strumento– prosegue Galella – consente, con una procedura unificata, di presentare unitamente al progetto degli investimenti produttivi,anche progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale in nuove tecnologie della transizione ecologica e digitale.
Per quanto riguarda, altresì, le valutazioni della fattibilità tecnica e economica, nelle quali si è avventurato il segretario della Cgil, senza aver evidentemente preso visione dell’interezza della documentazione che compone il business plan, mi preme ribadire che lo stesso, comeproposto dal bando, permette un’adeguata comprensione degli aspetti economico/finanziari attraverso la lettura della parte quantitativa, e contestualmente approfondisce lo scenario strategico commerciale e le conseguenti ricadute economiche.
In pratica lo strumento non solo valuta nel merito l’affidabilità, la solidità e la sostenibilità finanziaria del soggetto imprenditoriale, ma consente di intervenire anche sul progetto in termini di ricerca ed innovazione, favorendo gli investimenti e investendoper mantenere i livelli occupazionali esistenti. L’Avviso, inoltre, prevede nei criteri di selezione un’elevata premialità per gli investimenti che consentono la ricollocazione ai percettori di ammortizzatori sociali e la ricollocazione dei lavoratori di aziende in crisi. Tutto questo in un’ottica ‘green’, promuovendo la sostenibilità ambientale.
Vorrei, anche ricordare al Segretario Summa che i pacchetti agevolativi, da lui colpevolmente sminuiti,hanno consentito fino ad ora di salvaguardare oltre 3000 posti di lavoro, ricollocare 700 lavoratori dalla platea di ammortizzatori sociali e creare, nel contempo1200 posti di lavoro evitando, anche la delocalizzazione di aziende multinazionali, come accaduto alla LUCART di Avigliano di cui lui ne conosce bene le dinamiche.
“La libertà di svolgere un ruolo di opposizione e controllo dell’operatodella macchina amministrativa pubblica – conclude l’Assessore Galella- rappresenta una delle forme più nobili di rappresentanza democratica che andrebbe, tuttavia, esercitata, con onestà intellettuale ed entrando nel merito delle questioni, solo dopo aver letto i documenti oggetto di contestazione.”