“In questo particolare periodo in cui il nostro Paese si trova a dover contrastare una crisi energetica con forti ricadute sociali ed economiche, l’implementazione e l’incentivazione di progetti finalizzati all’autosufficienza energetica è assolutamente prioritaria. La Basilicata è di certo tra le regioni che può fornire il più ampio contributo in tal senso, data la significativa disponibilità di risorse naturali e la sua diversificazione”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, intervenendo a Tramutola ad un convegno sulla ricerca di energie alternative e il risparmio energetico. “Oltre alle fonti alternative più consolidate quali l’eolico e il fotovoltaico, l’obiettivo futuro è quello di incentivare altre fonti quali: la geotermia, l’agri-voltaico, il fotovoltaico flottante (tenuto conto della disponibilità di specchi d’acqua che si prestano allo scopo), la produzione di idrogeno verde, quale vettore energetico. Oggi più che mai – ha aggiunto Latronico – è necessario sfruttare al meglio questo ricco parco di fonti, per attuare concretamente il piano di decarbonizzazione. L’utilizzo di più fonti sostenibili conferisce flessibilità, ridondanza e maggiore affidabilità alla produzione di energia. Oltre all’impulso che proviene dalle politiche europee e nazionali, la Regione Basilicata intende attivare strategie integrate per garantire l’attrattiva dell’energia pulita. In tale ottica è in corso di costituzione il gruppo di lavoro per l’aggiornamento e integrazione del Piano Energetico Regionale, che punterà ad un maggior rafforzamento degli obiettivi di risparmio ed efficienza energetica, di sviluppo di energie rinnovabili, di ricerca e innovazione. Il PIEAR definirà le linee guida nel settore della produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili, con particolare riferimento a quelle attualmente non normate, con contestuale aggiornamento del Piano Paesaggistico regionale. Allo scopo, si richiama nuovamente l’attenzione sull’agro-voltaico e l’agri-solare che, se compatibili con l’attività agricola, rappresentano validi sistemi di efficientamento energetico su cui puntare (anche in virtù degli stanziamenti previsti nel PNRR) e che i nuovi orientamenti normativi tendono a rilanciare, rimuovendo alcuni dei vincoli restrittivi che ne hanno minato lo sviluppo negli ultimi anni”. L’assessore regionale all’Ambiente ed Energia ha inoltre anticipato che “saranno promossi i processi di innovazione e ricerca nel campo della geotermia, incoraggiando scambi di conoscenze tra organismi di ricerca e imprese. La realizzazione di impianti per lo sfruttamento dell’energia geotermica, non comportando consumo di suolo in superficie, eviterà, ulteriori impatti negativi sulla componente paesaggio. Ben venga la creazione di un atlante geotermico, al fine di giungere ad un’accurata valutazione del potenziale geotermico regionale. Uno degli obiettivi proposti per il nuovo settennio della programmazione plurifondo è proprio quello di sostenere lo sviluppo socio-economico delle aree geografiche interessate dagli impianti geotermici, tramite iniziative promozionali e di qualificazione infrastrutturale (ad esempio lo sviluppo di un polo territoriale di ricerca e trasferimento tecnologico per le energie rinnovabili). Quanto esposto si pone in continuità con nuovi interventi strategici futuri per l’utilizzo di energia sostenibile con impatti irrilevanti in termini di pianificazione su area vasta (piani paesistici) e nuovi scenari in termini di utilizzo di fonti rinnovabili da inserire nel nuovo PIEAR. Non si può, infine, sottovalutare la necessità di incentivare modelli energetici che si basino sulla collaborazione tra diversi soggetti, favorendo la costituzione delle comunità energetiche, a vantaggio della generazione distribuita, dell’integrazione tra le diverse fonti rinnovabili e dello sviluppo di energia a chilometro zero” ha concluso Latronico .
Ago 26