Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Rete degli Studenti Medi, Insieme Onlus, Agedo, Arcigay, Associazione Lucanapa, Arci, Legambiente, Associazione Studentesca e Culturale UNIDEA, UDS, Amnesty International, Libera, Associazione Lucana Autismo: “Le parole del Consigliere comunale Napoli una vergogna per la comunità. Si ritiri la mozione di impegno contro la Legge Zan”. Di seguito la nota integrale.
Le sottoscritte realtà associative e sociali della Città di Potenza condannano le parole, sconsiderate e gravissime, del capogruppo in Consiglio Comunale di Fratelli d’italia Michele Napoli nonché l’approvazione della mozione in contrasto con il “DdL Zan” in discussione in Parlamento. Le sue parole non solo offendono tutti coloro a cui sono dirette, ma offendono i sentimenti e i valori della nostra Città. Non possiamo non esprimere una ferma condanna, ma anche il nostro sconcerto, invitiamo tutti coloro che hanno a cuore i valori e i principi della nostra Costituzione antifascista a opporsi in ogni modo al linguaggio e alla diffusione del disprezzo, della discriminazione e della violenza.
Affermare pubblicamente durante una seduta della massima Assemblea rappresentativa cittadina che “l’omosessualità è contro natura”, equivale a negare l’esistenza di un mondo diverso e variegato; equivale a negare l’esistenza della natura umana come complessità di individui che fanno scelte differenti e amano altre persone, a prescindere dal sesso degli stessi. Quegli stessi individui che, secondo l’Articolo 3 della nostra Carta Costituzionale, godono di pari dignità sociale e dovrebbero essere tutelati dalle istituzioni democratiche, le quali hanno il dovere di rappresentare tutta la cittadinanza.
L’intera maggioranza consiliare ha scelto di far fare un passo indietro alla Città Capoluogo, ha scelto di mettere ai margini le minoranze, ha scelto di non tutelare i più deboli. La mozione approvata in Consiglio Comunale è uno schiaffo alla cultura potentina dell’accoglienza, del vivere civile, dell’amore di ogni cittadino e della libertà individuale, sacra e inviolabile.
Riteniamo che, dopo la larghissima indignazione scatenata da questo gesto e da queste parole, come soggetti della società civile, ci uniamo alle tante cittadine e cittadini nella richiesta di stigmatizzazione di quanto accaduto; esprimiamo preoccupazioni e ferma condanna per quelle parole vergognose e fasciste. La Città di Potenza non merita di diventare il baluardo del pensiero retrogrado, omofobo e discriminatorio, per queste motivazioni il mondo sociale potentino continuerà a far sentire la sua voce, per riaffermare l’esistenza di un Capoluogo diverso, inclusivo e rispettoso della vita in tutte le sue forme.
L’immediato superamento della mozione approvata e il conseguente passo indietro da parte di tutta l’istituzione comunale, rappresentano l’unica strada percorribile per dare un segnale alla cittadinanza e andare oltre l’indecoroso spettacolo offerto, durante i lavori dell’ultima seduta del Consiglio.