Associazioni di categoria si autosospendono dal tavolo tecnico del turismo al Comune di Matera, appello del Consigliere comunale Lisurici all’Amministrazione Bennardi: “O si comincia a lavorare seriamente oppure è giusto che vi ritiriate a vita privata”. Di seguito la nota integrale.
La decisione delle associazioni di categoria del turismo di Matera di autosospendersi dal tavolo tecnico comunale attivato dall’amministrazione Bennardi non mi meraviglia. Affatto.
Sul finire dello scorso anno, qualche settimana dopo l’insediamento della nuova giunta, avevo fatto presente al sindaco, anche in virtù della sua delega assessorile al turismo, le stesse cose che, in queste ore, hanno segnalato gli operatori: programmazione di eventi e iniziative, culturali e sportivi, di caratura nazionale e internazionale, pianificazione degli stessi in tempi congrui con le esigenze di comunicazione e promozione per garantire una ricaduta positiva sul sistema produttivo della ricettività e della ristorazione.
Iniziative da condividere e coordinare, aggiunsi, come d’altronde han detto gli operatori, con Apt e Regione Basilicata.
Nei fatti, è accaduto tutto il contrario. Veniamo fuori da una stagione estiva che, a Matera, ha previsto un cartellone costato circa 300 mila euro, senza che né i cittadini né i visitatori se ne siano accorti se si escludono sporadiche manifestazioni che hanno coinvolto bei nomi. Andiamo incontro, inoltre, a una stagione invernale che, a Natale, rischia di lasciare Matera senza iniziative natalizie, a partire dal presepe vivente, poiché non c’è chiarezza sulle procedure e, soprattutto, certezza sul futuro.
Massima solidarietà alle associazioni del turismo, insomma, abbagliate, negli scorsi mesi da quel patto per il turismo sostenibile che, oggi, fa i conti con una situazione politica insostenibile che, a causa dei mal di pancia, delle insofferenze e dei veti incrociati di un Movimento 5 Stelle che ha perso l’identità, ammesso che l’abbia mai avuta, e che solo ora si rende conto di essere sceso a patti elettorali con frange della vecchia politica cittadina, ha creato attorno alla città delle sabbie (im)mobili, che stanno progressivamente inghiottendo le residue speranze di mettere a valore la legacy del 2019.
Sindaco, assessori, maggioranza: fate presto! Qui non c’è più tempo: o si comincia a lavorare seriamente, oppure è giusto che vi ritiriate a vita privata, perché quella pubblica non è quella dei social o dei selfie, ma quella che deve dare finalmente un futuro a questa città, possibilmente con un pool di governo che coinvolga esperti certificati nei settori strategici.