L’associazione B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione, sede operativa di Matera, ha inviato una nota in cui traccia il bilancio del 2013, formula gli auguri alla comunità e lancia un nuovo appello al sindaco di Matera per risolvere le questioni di carattere ambientale sollevate nei mesi scorsi da Brio.
A poche ore dalla fine del 2013 vorremmo cogliere occasione per augurare a tutta la comunità materana autentici auguri per un 2014 migliore anche e soprattutto sotto il profilo ambientale e della qualità complessiva della vita urbana.
In proposito ci piace ribadire il nostro motivato appoggio al comitato No Inceneritore da poco costituitosi ufficialmente per opporsi alla richiesta di Italcementi di bruciare fino a 60 mila tonnellate di rifiuti CSS nell’impianto di c.da Trasano. La logica del suddetto comitato non è meramente oppositiva, ma propositiva nella spinta alle buone pratiche di gestione di rifiuti, incentrata sulla strategia rifiuti zero, avendo anche appoggiato l’omonima legge di iniziativa popolare, nei mesi scorsi depositata presso il parlamento, dopo esser stata firmata da ben 80 mila cittadini.
Ci piace meno l’atteggiamento del sindaco di Matera che, benché più volte sollecitato sia per iscritto che di persona (http://www.olambientalista.it/non-vogliamo-il-cementificio-inceneritore-a-matera/ ; http://www.youtube.com/watch?v=yJ36jWigGNQ ), finora non ha ancora fatto formale richiesta della conferenza di servizi in sede di regione Basilicata in quanto ufficiale sanitario, onde perorare le circostanziate opposizioni al rilascio dell’AIA all’impianto, facendo valere il principio di precauzione (come da art.174, comma 2 del Titolo XIX TRATTATO CE; art.3-ter del D.Lgs.152/06, Codice dell’Ambiente; sentenza della Corte europea: Trib. CE, Seconda Sezione ampliata, 26 novembre 2002, T-74/00 Artegodan; sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio – sezione staccata di Latina depositata il 14/09/2009, a favore del sindaco di Pontinia, provincia di Latina). Al sindaco, dunque, chiediamo di applicare la legge.
Ragioni di salute pubblica che è possibile ipotizzare (non essendo mai stato fatto uno studio epidemiologico specifico) sin da quando il cementificio in questione è stato autorizzato a bruciare i c.d. combustibili alternativi (pet coke e pneumatici non clorurati), e che tornano di stretta attualità ogni qualvolta si percepisce in varie zone della città quell’odore acre caratteristico (in presenza di ventilazione orientale prevalente), e che aumenteranno sensibilmente di cinque volte, se dovesse essere passare l’AIA a bruciare fino a 60 mila tonnellate di rifiuti. Pur non avendo dati epidemiologici nel caso specifico, è già possibile prevedere quali saranno le conseguenze in base agli studi scientifici dell’ISDE (medici per l’ambiente), che ascolteremo nuovamente al convegno di metà gennaio in cui è stato invitato il dott. Di Ciaula.
Rivolgiamo altresì un appello finale al nuovo assessore regionale con delega all’ambiente, fresco di nomina, affinchè segni una netta discontinuità con la politica sconsiderata dell’incenerimento e delle discariche, ascolti le ragioni dei cittadini e dei comitati sorti a tutela del territorio e si adoperi per un sistema regionale virtuoso di rifiuti incentrato sulla raccolta differenziata porta a porta e su impianti di compostaggio funzionanti. Staremo a vedere cosa farà nelle prossime settimane.
Matera, 31 dicembre 2013
Ass. B.R.I.O. Brillanti Realtà in Osservazione – sede operativa di Matera