Consigliere regionale Braia: “Pacco di Natale da Galella e Bardi agli agricoltori di Basilicata. Si ritiri immediatamente la delibera del Consorzio di Bonifica”. Di seguito la nota integrale.
“Estendere al Consorzio di Bonifica il progetto che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia rinnovabile a beneficio di Acquedotto Lucano. Aumento del 20% delle tariffe dell’acqua agli agricoltori da parte del Consorzio di Bonifica dell’amministratore Musacchio. È ciò che prevede la Delibera 1278 del 23 novembre scorso, di prossima attuazione. Un paradosso incredibile alla luce dell’annunciato e promesso sconto in bolletta a un terzo delle famiglie. Intanto non sappiamo quando e se, non essendoci uno straccio di atto a definirlo, se non una Delibera di Giunta come semplice atto di indirizzo.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva – Renew Europe.
“L’aumento del 20% invece è immediato e reale, diretta conseguenza, da parte dell’assessore Galella, della conduzione del comparto agricolo tutta autoreferenziale e auto-promozionale, finalizzata più alla campagna elettorale e non al bene degli agricoltori dell’intera Basilicata.
Il rischio, da mesi paventato dall’amministratore, é stato sottovalutato. A fine anno per chiudere il bilancio in pareggio, Musacchio annuncia l’aumento delle tariffe da 0.4 a 0.5 €/mc. Un aumento che si può e si deve assolutamente scongiurare.
Il Presidente Bardi prenda immediatamente in mano la situazione e dica a Musacchio di ritirare la delibera, con l’impegno di trasferire le risorse necessarie, oppure coinvolga il Consorzio di Bonifica nel progetto di contenimento della spesa energetica in preparazione per Acquedotto Lucano.
Le imprese, comprese quelle agricole, sono un patrimonio da tutelare, sostenere e valorizzare se si vogliono trattenere i lucani nella nostra regione.
L’acqua é un bene prezioso, disponibile nella nostra Basilicata, come tale deve essere gestito quale risorsa che diventa fattore competitivo. Inutile parlare di bonus alle famiglie se poi alle stesse famiglie nel comparto agricoltura si aumentano le tariffe del 20%. Un regalo peggiore non si poteva pensare agli agricoltori di della nostra terra che, sicuramente, invece meritano di più.”