“Nel porgere i nostri migliori auguri di buon lavoro al Consiglio regionale della Basilicata ufficialmente insediato ieri con la nomina del presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella, faccio appello proprio a quest’ultimo e al suo passato socialista e progressista affinché, come la città di Potenza si è slegata dalla Lega, così la Regione Basilicata si sleghi dall’autonomia differenziata, votando a favore la mozione iscritta all’ordine del giorno su proposta dell’opposizione e impugnando la legge davanti alla Corte Costituzionale”. Lo afferma il segretario generale della Cgil Basilicata Fernando Mega. “Il presidente Pittella – continua Mega – dia seguito alle sue dichiarazioni sull’autonomia differenziata, che “così come prospettata – cito le sue parole – non porterà a nulla di buono e finirà per acuire gli squilibri, in assenza di coperture finanziarie e della definizione dei Lep”. Ha ragione Pittella, “le prove muscolari non aiuteranno il Paese”. E nemmeno la nostra piccola Basilicata, che con l’autonomia differenziata è destinata all’estinzione. Anche la Cgil fa dunque appello al “buon senso” del Consiglio regionale della Basilicata affinché fermi questa deriva. Certo delle posizioni e dell’unità di intenti delle forze del centrosinistra, che anche in Basilicata ci vedrà uniti per la costituzione dei comitati referendari per raccogliere le firme necessarie a chiedere agli italiani di scegliere l’abrogazione della legge Calderoli, il sindacato fa appello soprattutto al presidente Pittella e al consigliere Mario Polese (Iv), rispettivamente ex presidente della Regione Basilicata ed ex segretario regionale del Pd, e oggi esponenti di Azione e Iv, tra i partiti promotori del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. L’auspicio è che si facciano quell’ago della bilancia necessario a fare propendere la Regione Basilicata verso una scelta di giustizia sociale e di salvaguardia del Mezzogiorno, della nostra regione, dell’intero Paese e della Costituzione nata dalla Resistenza.
Sono indifendibili – conclude Mega – le dichiarazioni degli esponenti della Lega in Basilicata, in ultimo del “patriota” Piergiorgio Quarto, e in generale delle forze di maggioranza del centrodestra che hanno l’ardire di sostenere che l’autonomia differenziata porterà sviluppo e progresso alle singole Regioni. Quali Regioni? Quelle più ricche, con il Pil più alto e con il residuo fiscale più alto? Non a caso da mesi la Svimez, non solo la Cgil, ha lanciato l’allarme contro l’autonomia differenziata che penalizza il Sud e di conseguenza l’intero Paese che non riuscirà ad essere competitivo rispetto alle ardue sfide che si prospettano a livello europeo e mondiale. L’Italia non può continuare a correre a due velocità. Finiremo per schiantarci tutti”.