Si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 16 giugno a Venosa, con una straordinaria partecipazione di pubblico, il secondo convegno intitolato ““Regionalismo differenziato: scenari futuri per il Mezzogiorno e la Basilicata””, organizzato dal Gruppo consiliare di “Basilicata Oltre”.
I due consiglieri regionali Massimo Zullino e Giovanni Vizziello hanno presentato l’ennesima importanteopportunità di dialogo e confronto sul delicato tema dell’autonomia differenziata, centrale per il destino della Basilicata, alla presenza del professore Luigi Ferraro e del professore Luca Di Majo dell’Università della Campania “L. Vanvitelli” , iquali hanno approfondito, con i loro autorevoli interventi, i limiti e i tragici effetti del DDL Calderoli da un punto di vista giuridico e costituzionale. Dal dibattito è emerso chiaramente come l’applicazione del DDL Calderoli, che ricordiamo è stato approvato dal presidente Bardi e dalla sua maggioranza in Consiglio Regionale, metta seriamente a rischio la capacità competitiva e lo sviluppo socio-economico equilibrato del Paese e, in particolare, sia un grave problema nei riguardi delle regioni più piccole, come il territorio lucano.
«È fondamentale tutelare le legittime esigenze dei cittadini lucani, i quali sono tra le comunità più penalizzate da questo scellerato progetto di Autonomia differenziata proposto dal leghista Calderoli. Abbiamo analizzatogli enormi effetti negativi di questo DDL, che risulta inopportuno sotto tutti i punti di vista e che si spinge ben oltre l’articolo 116 della Costituzione. Significativi sono i rischi relativi all’aumento delle disuguaglianze sociali e territoriali del Paese, penalizzandofortemente i cittadini lucani e del Mezzogiorno d’Italia sui servizi pubblici essenziali in tema di sanità, trasporti, istruzione, energia e tutela dell’ambiente. Continueremo a batterci in tutte le sedi opportune, dal momento che non possiamo assolutamente accettare questa scelta dannosa per tutti noi», hanno dichiarato i consiglieri regionali Massimo Zullino e Giovanni Vizziello.
Dello stesso avviso anche tutti i relatori che hanno preso parte al convegno tra cui il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano e il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, i quali hanno criticato il DDL Calderoli ribadendo come sia grave il fatto che si possa arrivare a probabili legislazioni differenti per ogni regione su questioni di carattere e di interesse nazionale o, peggio ancora, sovranazionale. Tutti gli interventi, infatti, hanno evidenziato la necessità di salvaguardare l’attribuzione di competenze che deve essere impostata su una scala universale e paritaria con la speranza di chiudere velocemente questo triste capitolo della recente storia della regione, opponendosi in maniera decisa e concreta a questa scellerata scelta del governo.Si ringrazia anche l’intervento di Don Michele Cavallo, delegato dal Vescovo in qualità di Vicario Episcopale della Pastorale Sociale e della Legalità della Diocesi di Melfi – Rapolla – Venosa, il quale ha portato una voce saggia e importante in un combinato di storia e valori umani della nostra comunità che coinvolge inevitabilmente ognuno di noi aldi là del colore politico.