Autonomia differenziata. Summa (Spi Cgil): “Il presidente della Regione Vito Bardi ha tradito la Basilicata. Quel “sissignore” agli ordini di coalizione condanna il sud e i cittadini lucani”. Di seguito la nota integrale.
“Il voto favorevole del governatore Bardi al progetto di autonomia differenziata caro al ministro Calderoli ha disvelato quella che è la vera natura del presidente della Regione: un uomo leale solo agli interessi della coalizione e contro il futuro della Basilicata e all’unità del Paese”. È quanto dichiara il segretario dello Spi Cgil Basilicata dopo il voto a favore al disegno di legge portato avanti dal ministro leghista titolare del dicastero per gli affari regionali e le autonomie. Per Angelo Summa “il progetto ammazza il Sud, mina alle basi la Carta costituzionale, non tiene conto dei richiami fatti in questi mesi dal presidente Mattarella, ma soprattutto spacca il Paese. Un progetto – spiega – che costringerà il Mezzogiorno ad un ulteriore arretramento, favorendo le regioni del Nord. Per questo suona ancora più stridente il “sì” delle regioni del Sud, a partire da quello della Basilicata. Quello di Bardi è un classico voto di partito, un “sissignore” che nulla ha a che fare con gli interessi del territorio e che penalizza, per meri interessi di coalizione, il futuro dei cittadini lucani”.
Secondo il segretario dello Spi Cgil Basilicata quello dell’autonomia differenziata “è un progetto da fermare subito. Il caos che genererà è già evidente. Una manovra che già in questa fase sta alimentando lo scontro non solo tra Sud e Nord, ma anche tra regioni del Mezzogiorno a guida di destra e di sinistra. Un disegno che, di fatto, incidendo sull’articolo 117 della Costituzione andrà a sottrarre tutte le competenze allo Stato e in maniera irreversibile. Su scuola, sanità, gettito fiscale, sicurezza sul lavoro, ambiente a livello centrale resteranno solo meri atti di indirizzo”.
Per Summa, che ha sempre manifestato la sua contrarietà al progetto separatista partecipando anche alla manifestazione di piazza a Napoli e plaudendo all’iniziativa del presidente dell’Anci nazionale, “bisogna spiegare che questo disegno e chi ha votato a favore di questa manovra è nemico del Sud e della Basilicata. L’Italia senza il Mezzogiorno non può crescere. E la Basilicata andando in questa direzione sprofonderà nel baratro. Basti pensare al comparto della sanità lucana che, oltre a scontare un saldo negativo di 52 milioni di euro tra mobilità attiva e passiva come evidenziato anche dalla Corte dei conti, è stata bocciata dal ministero della Salute per l’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza. L’attuazione del progetto di autonomia differenziata sarà il colpo di grazia, soprattutto per pensionati e fasce deboli, perché – conclude Summa – più che riequilibrare i livelli della spesa pubblica, ancora molto differenziati fra Mezzogiorno e Centro Nord, ci sarà uno strappo definitivo a favore delle regione settentrionali che amplierà definitivamente i divari con il Sud. Bardi con questa scelta ha tradito i cittadini lucani, questa regione e il Mezzogiorno”.