“Riteniamo che il regionalismo si compia se rafforza i suoi poteri in un quadro di coesione nazionale. Non dobbiamo essere spaventati dalla responsabilità. Le Regioni sono nate non per distruggere lo Stato unitario, ma per consentire alle istituzioni di avvicinarsi alle comunità, anche per essere giudicate sulla qualità dell’azione di governo. Le Regioni per fare il loro mestiere dovrebbero avere delle autonomie”. Così l’assessore alla Salute, politiche per la persona e Pnrr della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, dialogando ieri con il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, durante un incontro pubblico a Polignano a Mare (Bari), all’interno del Festival “Il libro possibile”, di cui la Basilicata è “regione amica”.
L’assessore lucano ha descritto le azioni messe in campo dalla Regione: “Del miliardo di metri cubi di gas che viene estratto ogni anno in Basilicata, una quota del 20%, cioè 200 milioni di metri cubi all’anno, resta ai lucani sia come bonus gas sia come risorsa per finanziare la transizione energetica. Vale a dire che una famiglia lucana che vuole realizzare un impianto autonomo da fotovoltaico o minieolico per dare una risposta ai propri fabbisogni energetici, può farlo con le risorse della Regione. Ecco un esempio di autonomia”.
Sollecitato sull’applicazione dell’autonomia differenziata al settore sanitario, Latronico ha spiegato che “la Costituzione non rinuncia alla coesione nazionale e la legge Calderoli stabilisce che vanno prima precisati i livelli essenziali delle prestazioni” per la ripartizione futura delle risorse, precisando che si dovrà lavorare per ridurre le diseguaglianze regionali che già ci sono nell’accesso alle cure.
Chissà, è la volta buona che sopprimono la Basilicata e la spartiscono tra le regioni confinanti, visto che per il 90% dei residenti non serve a un tubo … il restante 10% campa sulle spalle degli altri …