Autonomia, Lomuti (M5s): “Folle accordicchio per marchetta a Salvini”. Di seguito la nota integrale.
Il Governo, tra una spaccatura e l’altra, sta provando a enfatizzare quello che in realtà è un folle accordicchio, una marchetta a Salvini in vista delle elezioni regionali. Ma questa marchetta affosserà il Sud Italia, compresa la Basilicata con la complicità del Governatore Vito Bardi.
Certo, non possono bastare le garanzie a parole del ministro Tajani, che oggi assicura che nel progetto ci sarà il riferimento al Fondo perequativo, confermando indirettamente come il progetto di autonomia differenziata sia tutt’ora gravemente lacunoso e pericoloso. Permangono problemi enormi, come il criterio della spesa storica che consentirà alle regioni del Nord di avere sempre di più, a scapito delle altre Regioni e dei diritti alle prestazioni pubbliche di tutti gli altri italiani. C’è un riferimento ipocrita all’individuazione dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni), che dovranno essere decisi (ma non garantiti) entro un anno, secondo la pessima legge di bilancio appena approvata, e adottati con Dpcm (in passato criticati dalla Meloni, oggi invece vanno bene), anziché con legge ordinaria.
In Basilicata non sarà colpita soltanto la sanità ma tutti gli altri settori come i trasporti (imbarazzanti), la scuola (istituti obsoleti), la distribuzione idrica (un vero colabrodo) e qualsiasi altro servizio che al Nord rappresenta la normalità.
L’intero Paese si trova davanti a un’enorme marchetta: quella del Presidente Meloni nei confronti del leader della Lega, Matteo Salvini. Per quest’ultimo, è una questione di vita o di morte politica. Con il consenso a picco e le pressioni dei governatori regionali del suo partito, primi tra tutti Veneto e Lombardia (quest’ultima col voto alle porte), è chiaro che la sua stessa sopravvivenza sia condizionata dal portare o meno a casa la legge sull’autonomia differenziata. In cambio, la Lega garantirà la maggioranza parlamentare alla coalizione di Governo e il suo appoggio al presidenzialismo.
Si sta giocando ai più biechi ‘do ut des’ sulla pelle degli italiani, per giunta su un tema così dirimente come le riforme.
E’ triste assistere all’atteggiamento dei rappresentanti politici lucani di centrodestra che accettano supini qualunque cosa, tentano di vendere per buono ciò che va contro il benessere dei lucani, si travestono da difensori della propria terra ma si rivelano semplici impostori. Ormai anche i sassi hanno scoperto il loro venir meno agli impegni che hanno solennemente assunto con gli elettori lucani.
Continueremo con la nostra azione di opposizione costruttiva ma intransigente.