Riportiamo la nota congiunta a firma dei consiglieri comunali, Rossana Sabia e Francesco Laurenzana e del segretario di circolo PD Tito, Gerardo Sangiacomo in merito alla scelta dell’Amministrazione Comunale di Tito di isntallare un autovelox sulla strada statale 95 Variante Tito-Brienza. Di seguito la nota integrale.
Da un anno, l’Amministrazione Comunale di Tito, riflette e si interroga circa l’installazione del dispositivo fisso autovelox sulla strada statale 95/VAR “Variante Tito Brienza” (più o meno tra il distributore Q8 e il Cimitero di Tito). Premesso che, il principio fondamentale dell’autovelox, è quello di garantire la sicurezza stradale, è necessario fare valutazioni tese a soppesare, innanzitutto, quale ricaduta lo stesso può avere sul territorio comunale e comprensoriale.
Se la priorità è davvero quella di garantire la sicurezza stradale dei cittadini, sarebbe auspicabile – affermano in una nota congiunta i Consiglieri Comunali del PD Tito Rossana Sabia e Francesco Laurenzana e il Segretario Cittadino Gerardo Sangiacomo – mettere in campo azioni che garantiscano, ad esempio, un potenziamento della polizia locale il cui personale è stato ridotto attraverso diversi avvisi di mobilità, promossi dallo stesso Ente.
Da ciò emerge, in maniera quantomeno imbarazzante, che l’ipotetica installazione dell’autovelox, dovrebbe essere affidata a società esterne che, se si assicurano un compenso che arriva fino al 75% dell’accertato, obbligano l’Ente, tramite il corpo di polizia locale, ad adempiere, allo stesso tempo, a quanto previsto sull’attività di accertamento delle sanzioni (come da art 12 del codice della strada) nonché a tutti gli obblighi derivanti circa la notifica e o la contestazione della sanzione. A questo si aggiunge come aggravante che una quota economica va riconosciuta al proprietario della strada che, nella fattispecie, non è il comune di Tito.
L’opzione, dunque, fra la sicurezza da garantire e le esigenze di bilancio da rispettare, dovrebbero indirizzare le scelte al potenziamento del personale della polizia locale; in caso contrario – continua nella nota – sarebbe lecita e giustificata la deduzione dei cittadini chel’amministrazione è interessata alla “scontata e banale volontà di fare cassa”.
Siamo nel 2022 e, dopo il disagio economico causato dalla pandemia, stiamo affrontando una crisi energetica che si caratterizza per l’aumento degli idrocarburi e il caro bollette: è proprio urgente o necessario, in questo momento storico, vessare i lavoratori che transitano quotidianamente e da diverse aree della nostra regione, con una probabile sanzione pecuniaria piuttosto che garantire una presenza maggiore,anche nel centro urbano,della polizia locale o semplicemente, chiedere a chi gestisce quel tratto di strada di dotarla di bande rumorose o altri dispositivi che incidono sulla velocità?