Riceviamo e pubblichiamo la nota del consigliere comunale Giovanni Scarola del gruppo consiliare Forza Matera che fa riferimento a Forza Italia, rivolta all’Assessore regionale Francesco Cupparo sull’Avviso Piccoli Prestiti e le altre misure messe in campo dal Dipartimento Attività Produttive. Di seguito la nota integrale.
Le misure anti crisi messe in campo dalla Regione Basilicata hanno anticipato, e per alcuni aspetti superato, il lavoro del Governo nazionale.
Il bando “Piccoli Prestiti”, che si aggiunge ad altre misure varate dal governo regionale, è già on line dal 31 Marzo scorsoe permette l’invio delle domande telematiche già dal prossimo 16 aprile, in anticipo quindi rispetto alla misura varata dal Governo.
Scaricando la documentazione del bando “Piccoli Prestiti” dal sito Basilicatanet, è subito evidente la semplicità della documentazione richiesta: un allegato di presentazione e spiegazione delle finalità della richiesta di finanziamento (chepuò arrivare fino a 30.000 euro contro i 25.000 euro concessi dal Governo) e quattro autodichiarazioni, che vanno semplicemente compilate con i dati del richiedente e firmate. Positiva è anche l’alta componente dei costi di gestione ammissibili, che, diversamente daquanto normalmente accade, possono coprire in questo caso fino al 70% dell’importo candidato. L’altro 30% andrà quindi coperto da un investimento minimo rispetto al resto della spesa, nel quale rientra anche la voce relativa alle consulenze. Non vi è spazio per polemiche sulla reperibilità dei preventivi: in rete è possibile ritrovare prezzi di mercato di macchinari e attrezzature e i liberi professionisti sono pronti a redigere computi metrici delle opere edili basati sul prezziario regionale. Sottolineo ancora che tale misura ha un’alta componente di finanziamento dei costi di gestione ed ammette anche le imprese “non bancabili”, quelle imprese che un progetto d’investimento già ce l’hanno, manon hanno possibilità di accesso al credito per le rigide norme bancarie. La celerità della Regione Basilicata nella pubblicazione di questo bando ben si sposa con la snellezza delle procedure, che non richiedono particolari approfondimenti, econ la velocità nella risposta, che perverrà entro 60 giorni, con affidamento dell’iter valutativo a Sviluppo Basilicata.
Quanto all’onerosità del finanziamento, il bando regionale garantisce un tasso d’interesse agevolato pari a zero e solo per una piccola parte un tasso d’interesse pari al 0,5% circa, per l’intera durata del piano d’ammortamento.Ciò significa che con un preammortamento di 2 anni e un finanziamento da rimborsare in 6 anni, la quota interessi che verrà rimborsata sarà pari a circa 300 euro!
Considerando la validità dello strumento approntato dalla Regione Basilicata, sono certo che il 16 aprile arriveranno molte domande e che la Regione con l’Assessore Cupparonon farà mancare ulteriori fondi se le richieste dovessero superare l’attuale copertura della misura.
La straordinarietà dell’operazione sta nell’aver messo in campo tempestivamente misure a sostegno di imprese,cooperative, lavoratori con contratti a termine,al fine di fronteggiare una crisi non prevedibile e dare forza finanziaria per la ripartenza.
In questo tempo, caro Assessore, al di là delle sterili polemiche di chi, per ridare fiato politico a se stesso, forse preferirebbe che la Basilicata fosse stravolta dai contagi (cosa che non è a testimonianza dell’ottimo lavoro del Presidente Bardi, dell’assessore Leone e di tutta la task force quotidianamente impegnata sul campo), possiamo tutti testimoniare dell’esistenza di una Basilicata coesa, rispettosa dei decreti, e di una regìa politica sobria, silenziosa ma efficace nelle risposte.
In ultimo rivolgo un ulteriore apprezzamento all’Assessore Cupparo, all’amico consigliere Enzo Acitoe alla Task Force del Dipartimento, al direttore generale e a tutti i funzionari dello stesso Dipartimento che fino a notte fonda ogni giorno sono impegnati in un lavoro duro a favore delle imprese e i lavoratori:
per la prima volta le misure e le risorse messe in campo dal Dipartimento Attività Produttive vengono lette come patrimonio dei cittadini, messo a disposizione dalla buona politica, e non come patrimonio del politico di turno.