Azione nonviolenta, Bolognetti: ringrazio Pessolano, Pittella, Calenda e Azione, ma non posso, non voglio, non devo sospendere. Di seguito la nota inviata da Maurizio Bolognetti, Responsabile regionale diritti umani Azione Basilicata e Segretario di Radicali Lucani.
Ringrazio Donato Pessolano, ma al momento non ritengo di poter raccogliere il suo accorato invito. La stessa presenza di Marcello Pittella negli studi di Rete4 dovrebbe indurci a una qualche riflessione. Abbiamo dovuto attendere mesi e mesi prima che venisse concesso a Marcello uno spazio, che in parte lo ripaga del linciaggio che gli fu riservato. Nel Paese dello “sbatti il mostro in prima pagina”, troppo spesso (quasi sempre) funziona così. Ma al di là e oltre la paradigmatica vicenda Pittella, è del tutto evidente che in questo Paese si è consumato e si consuma un ininterrotto attentato contro i diritti politici del cittadino (art. 294 c.p.). È altrettanto evidente che la stessa nonviolenza e le sue ragioni vengono puntualmente inghiottite da un rumoroso silenzio. Probabilmente se avessi lanciato una bottiglia molotov avrei fatto notizia, anzichè essere condannato al soliloquio e a un carcere senza sbarre. In questo Paese si incatenano le idee e il necessario dibattito su temi importanti, che vengono puntualmente rimossi dall’agenda politica. Se siamo preoccupati per lo stato in cui versano le nostre democrazie, se riteniamo che il diritto alla conoscenza sia sinonimo di democrazia, allora occorre rendere centrale nel nostro agire questo tema. Viviamo in un Paese dove a più riprese è stato violato il “Codice di buona condotta in materia elettorale”. Viviamo in un Paese in cui non abbiamo potuto illustrare le nostre ragioni per rispondere a coloro che, vestendo i subdoli panni del demagogo, hanno portato un attacco letale alla rappresentanza democratica. Viviamo in un Paese in cui, troppo spesso, le tornate elettorali non rispettano standard democratici internazionali. Viviamo in un Paese in cui la fame di democrazia, stato di diritto, giustizia e diritti umani non hanno diritto di cittadinanza. La nonviolenza non ha diritto di cittadinanza. Quindi, ringrazio Donato, ringrazio Azione, ringrazio Marcello Pittella e, mi sia consentito, Carlo Calenda, ma ritengo che non ci siano al momento buone ragioni per poter, non interrompere, ma sospendere l’azione in corso. Allo stato dell’arte, continuerò fino al giorno del voto e forse anche oltre. Il mio non è un ricatto, non è una minaccia, perché sto difendendo un diritto. In estrema e brutale sintesi, i miei interlocutori sono i cittadini, la politica tutta, i partiti, la stampa e, inevitabilmente, il nostro Presidente della Repubblica in quanto garante del Dettato costituzionale, che sul tema del diritto umano alla conoscenza pure ha espresso parole preziose e importanti. E proprio al nostro Presidente mi rivolgerò nelle prossime ore.
Proviamo tutti assieme ad essere speranza e non ad avere speranza. Spes contra spem, appunto. L’azione di dialogo, intrapresa a partire dalle ore 23.59 dell’11 maggio, prosegue. Per senso di responsabilità, dovrò trovare il tempo per effettuare una nuova visita medica.