Riceviamo e pubblichiamo una nota del gruppo consiliare “Monte in testa” in merito alla presenza di un bar ambulante montato in piazza Roma in occasione del Martedì grasso per il Carnevale di Montescaglioso. Di seguito la nota integrale.
Indignazione, delusione, frustrazione, rabbia, sbigottimento, vergogna…ecco alcuni sentimenti che hanno provato molti cittadini montesi la sera di martedì 5 marzo. Giunti in Piazza Roma, sotto il bellissimo “obelisco” di San Rocco, era montato un “bar ambulante”, all’aperto, sotto gli occhi di tutti, facilmente accessibile da tutti.
Eppure l’associazione antiracket Falcone-Borsellino, con gli alunni dell’I.C. Palazzo-Salinari di Montescaglioso e le due associazioni di Protezione Civile, AMPAS e Croce Amica, avevano avviato una importante, quanto necessaria e lodevole, azione di sensibilizzazione e prevenzione contro l’uso e l’abuso di alcool durante le serate dedicate ai festeggiamenti del Carnevale Montese.
Il sindaco Zito e la sua amministrazione avevano aderito a questa iniziativa, emettendo un’ordinanza di attenzione rivolta agli esercenti locali in merito alla vendita di alcolici , e scrivendo una lettera aperta ai giovani montesi. Anche il nostro gruppo di opposizione Monte in Testa aveva sostenuto convintamente l’amministrazione comunale, le associazioni promotrici e la scuola in questa campagna di sensibilizzazione. Invece, le promesse fatte, a quanto pare, non sono state mantenute. Signor sindaco “A quale gioco si è giocato?” È vero che a Carnevale ogni scherzo vale, ma non si scherza con la salute di nessuno tanto meno dei più giovani. È impensabile che le restrizioni da Lei richiamate riguardassero solo gli esercenti locali: il titolare della licenza da ambulante, presente in Piazza Roma, non è di Montescaglioso.
Il sindaco rappresenta tutta la comunità, proprio il sindaco Zito aveva preso impegni durante una iniziativa pubblica ed è a lui che noi ci rivolgiamo perché faccia chiarezza.
Quale esempio è stato dato ai giovani in merito al rispetto delle regole? Cosa dirà, Lei, il sindaco, e la sua amministrazione a quel ragazzo al quale ha stretto la mano, prendendo un solenne impegno personale di vigilare durante il carnevale contro l’abuso di alcool?
A questo punto il gruppo consiliare di opposizione Monte in Testa fa le seguenti considerazioni: se il sindaco non ha autorizzato e non sapeva del “bar ambulante” gli chiediamo di approfondire la vicenda e di prendere tutti i provvedimenti necessari e in suo potere nei confronti di chi ha dato l’autorizzazione, anche revocando le deleghe assessorili e le funzioni di qualche dipendente comunale che non ha mantenuto fede agli impegni presi; invece, se il sindaco sapeva e ha dato l’autorizzazione la città di Montescaglioso merita spiegazioni di questo incomprensibile, quanto assurdo, cambio di posizione.
Attendiamo fiduciosi l’evoluzione della vicenda, auspicando che a Montescaglioso non accadano mai più fatti incresciosi e inspiegabili come quelli accaduti.