L’esponente dell’esecutivo lucano replica alle dichiarazioni dell’on. Liuzzi del M5S in merito alla presunta esclusione di 55 centri della Basilicata dal piano per superare il digital divide
“Contrariamente a quanto annunciato sulla stampa odierna dall’on.Liuzzi in merito alle presunta esclusione dei 55 comuni lucani dal piano per la banda ultra larga, la Regione Basilicata fin dal 2014 si è impegnata a superare il digital divide destinando le risorse necessarie per garantire la Banda Ultra Larga in tutti 129 Comuni Lucani, nonché le aree periurbane delle città di Potenza e Matera”. Lo dichiara l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, Roberto Cifarelli, che precisa: “Grazie al primo Accordo di Programma per la diffusione della Banda Ultra larga sottoscritto tra la Regione Basilicata e il MISE ad agosto 2014, con uno stanziamento complessivo di circa 32,3 milioni di euro, di cui 22,2 da un finanziamento pubblico (attraverso l’utilizzo dei fondi europei rivenienti dal PO FESR Basilicata 2007-2013 e 2014-2020) e 10,1 milioni di investimento da parte dell’operatore di telefonia, sono stati serviti 64 Comuni. In particolare, il primo lotto, i cui lavori si sono conclusi a dicembre 2017, ha consentito di servire con la banda ultra larga 25 Comuni e tre aree industriali (Tito, Melfi, Pisticci-Val Basento), mentre il secondo lotto, i cui lavori si sono conclusi a luglio 2017, ha servito 39 Comuni lucani e l’area industriale di Viggiano. Sono stati aggiudicati i lavori della banda ultra larga per i rimanenti 65 comuni, per le 3 aree industriali ancora non servite (Balvano, Baragiano e Sant’Angelo le Fratte) e per 17 aree produttive grazie al secondo Accordo sottoscritto a luglio 2016 tra la Regione Basilicata e il MISE, con uno stanziamento della Regione Basilicata (17,6 milioni di euro) e del PON Imprese e Competitività (11 M€) per un totale di 28,6. La riunione, a cui fa riferimento l’on. Liuzzi – dice ancora il rappresentante della giunta lucana – è stata fortemente voluta dalla Regione Basilicata per fare chiarezza circa i costi aggiuntivi pari a circa 5 milioni di euro richiesti dal MISE, per tramite della sua società in house (Infratel), alla Regione Basilicata. Tale richiesta di incremento – puntualizza – è pervenuta, a gara già espletata, nell’ambito del lotto unico Basilicata-Campania con un aumento dell’importo del lotto Basilicata rispetto allo stanziamento iniziale dei 28 milioni di euro. La Regione Basilicata ha espresso la propria contrarietà in sede di riunione in quanto l’offerta migliorativa, contrariamente a quanto sostenuto dall’onorevole Liuzzi, non avrebbe dovuto comportare incremento dei costi rispetto all’importo del base d’asta predeterminato in fase di indizione di gara. Il Dipartimento per le Politiche di Coesione ha proposto, in sede di riunione, di stanziare la suddetta cifra a valere sulle risorse residue del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2014-2020 stanziate per la BUL a favore delle Regioni nella Delibera CIPE del governo Gentiloni n.71 del 7 agosto 2017. Le ulteriori risorse richieste del MISE alla Regione Basilicata – evidenzia Cifarelli – non potevano comportare alcun aumento del numero dei Comuni essendo tutti i Comuni lucani già garantiti dalla copertura della banda Ultra Larga grazie ai citati Accordi tra Regione e MISE del 2014 e el 2016. L’on. Lezzi e Mattia – conclude – fanno propaganda per campagna elettorale, ma le chiacchiere per il sud e per la Basilicata stanno sempre a zero”.
non sapevo i fatti ma 5 meuro per 55 comuni mi sembravano pochi. Così va meglio: sono fondi integrativi per i interventi già previsti.Questo succede quando non si studia!