Bando Periferie, il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Antonio Materdomini contro-replica alle dichiarazioni del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri: “Questione stucchevole, De Ruggieri cambi disco”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Mentre il Governo del cambiamento e l’ANCI raggiungevano a Roma l’accordo sul finanziamento del cosiddetto “Bando Periferie”, il sindaco Raffaello De Ruggieri, di ritorno da Palermo dove ha preso parte ad un incontro promosso proprio dall’ANCI, non ha perso l’occasione di rimediare l’ennesima figuraccia, accusando il Governo di aver sottratto alla città di Matera i soldi del bando periferie!
Naturalmente tutto ciò per tentare di distogliere l’attenzione dei cittadini dai ritardi enormi che si riscontrano in vista del 2019. Anzichè lanciare accuse a vuoto, sarebbe corretto e opportuno da parte del sindaco chiedere scusa in primis ai cittadini materani per la disinformazione e l’allarmismo provocati sulla vicenda del “Bando Periferie” che, ricordiamo, era stato giudicato incostituzionale da una sentenza della Consulta.
Ancora una volta il Governo nazionale dimostra di mantenere fede agli impegni presi e anche agli errori commessi dal precedente governo, come in questo caso, e pertanto nessun progetto relativo alla città di Matera sarà congelato.
Considerato che nessuna Apocalisse si abbatterà sulla città e che, anzi, tutti gli sforzi del Governo sono protesi a garantire la migliore riuscita possibile per Matera, il Sud e l’Italia, a chi tenteranno adesso di dare la colpa dei propri ritardi, il sindaco e il Partito Democratico?
Per la precisione, vale la pena ricordare e sottolineare che il bando per le periferie era stato finanziato dal precedente governo per metà dell’importo complessivo. Si trattava quindi solo di mere promesse più che di risorse messe realmente a disposizione.
Quelle promesse, oggi, sono state invece tramutate, dal Governo Conte, in reali atti concreti perché il M5S a tutti i livelli è, e sarà sempre, dalla parte dei cittadini italiani, per garantire il miglioramento della qualità della vita delle famiglie.
Cogliamo l’occasione per smentire anche le affermazioni secondo le quali avremmo lasciato intendere che ci sia stato un aumento generalizzato dei costi e della tari del 120%: abbiamo sempre sostenuto, invece, che l’aumento era riferito alle attività commerciali, ed andava a colpire quegli imprenditori che, oggi più che mai, andrebbero invece sostenuti e incoraggiati.
Alle accuse di voler distruggere piuttosto che costruire rispondiamo soltanto che il Governo e gli esponenti locali del m5s stanno lavorando in maniera serrata per evitare che l’appuntamento di Matera 2019 risulti soltanto una sequenza di eventi, e fare in modo che il 2019 sia soltanto il punto di partenza per il rilancio della città di Matera, della Basilicata e dell’intero Sud Italia.
Di seguito i primi due comunicati inviati dagli esponenti del Movimento 5 Stelle, Liuzzi e Materdomini e la replica del sindaco De Ruggieri.
Bando Periferie, sindaco di Matera De Ruggieri replica a Liuzzi e Materdomini: “Difendono la casta 5 stelle, il taglio dei fondi unico provvedimento del Governo per Matera”. Di seguito la replica inviata dal asindaco di Matera dopo le dichiarazioni dei due esponenti pentastellati, la deputata Mirella Liuzzi e il Consigliere comunale Antonio Materdomini.
Prendiamo atto che la Deputata, Mirella Liuzzi, e il Consigliere comunale, Antonio Materdomini, preferiscano difendere la casta partitica del Movimento Cinque Stelle piuttosto che interessarsi dei materani e della città che li ha eletti, come hanno sempre fatto i politici della prima e della seconda Repubblica.
Non ci sono molti giri di parole da fare: l’unico provvedimento concreto che riguarda Matera prodotto dal Governo di cui fa parte il M5S è stato quello che toglie alla città, non al Sindaco De Ruggieri o alla sua Giunta, 13,120 milioni di euro che sarebbero serviti a realizzare progetti esecutivi già presentati.
I due esponenti del Movimento anziché produrre un’iniziativa di sensibilizzazione per far tornare il Governo sui suoi passi rispetto alla penalizzazione subita dalla città, preferiscono mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi e continuare ad attaccare il Sindaco di Matera. Noi invece preferiamo andare avanti perché siamo abituati ad essere giraffe, ad usare il collo lungo per guardare oltre le piccole polemiche delle botteghe, in questo caso, a cinque stelle.
Ricordiamo all’onorevole Liuzzi e al consigliere Materdomini che, dopo la firma del contratto col Governo Gentiloni avvenuta nella seconda metà di novembre del 2017, il Comune ha realizzato, in soli otto mesi, la progettazione esecutiva di una decina di opere, le cui tavole sono state consegnate secondo i tempi previsti (15 settembre 2018).
Inoltre, l’incostituzionalità del bando per le periferie avrebbe potuto essere superata con l’adozione di un nuovo decreto, come avevano concordato il Presidente nazionale dell’Anci, Antonio De Caro, e il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. Non c’è stata quindi la volontà politica di sbloccare i fondi e questo è un altro fatto, indiscutibile, volutamente ignorato dalle ricostruzioni di parte dei rappresentanti del M5S.
Quanto alle critiche sull’operato dell’Amministrazione comunale, una frase attribuita a Sant’Agostino rende meglio di qualsiasi altra il senso della questione: “Poco se mi considero, molto se mi confronto”. Ebbene, se paragoniamo la gestione del Comune di Matera con quella delle sedicenti Amministrazioni cinque stelle, il confronto potrebbe riservare delle sorprese. I cittadini di Roma potrebbero esserci d’aiuto in questo senso.
Sulla Tari, si dicono mezze verità per ingannare i più sprovveduti visto che poi le bollette arrivano a casa e le famiglie materane, i pensionati hanno potuto verificare che per loro l’importo della tariffa è diminuito. Lavoreremo per ripartire in maniera ancora più equa l’importo della gestione del ciclo dei rifiuti ma è un falso lasciare intendere che ci sia stato un aumento generalizzato dei costi e della tari del 120%.
Quanto alle opere pubbliche: non hanno la scadenza del 2019 sul tappo, come gli yogurt che rischiano di inacidirsi. Il Comune sta progettando, cantierizzando e realizzando interventi che sono determinanti per il futuro, indipendentemente dalla loro conclusione entro il 2019. Matera Capitale, siamo sicuri, sarà un successo per la città e un’esperienza bellissima per i turisti che la visiteranno, con buona pace di chi, pur di imporre le sue ragioni, è disposto a distruggere l’immagine e la reputazione di Matera e della sua comunità.
Il Comune farà presto il punto sui lavori pubblici e presenterà un elenco dettagliato di quello che ha fatto e di quello che farà.
Bando Periferie, Liuzzi e Materdomini (M5s) contestano l’intervento del sindaco di Matera
“Non possiamo credere che il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, come da sua intervista di ieri, abbia realmente intenzione di andare a Palermo, alla mostra Multimediale ‘MillePeriferie’, per rivendicare i finanziamenti del ‘bando per le periferie’. Fondi che, al solito, secondo De Ruggieri, sarebbero stati “estorti” dal “Governo del Cambiamento” alle città del Sud Italia, Matera compresa, per favorire il Nord.
Questo rivendicare un giorno si e un altro pure ciò che non esiste, è diventato un ritornello costante che non fa bene alla città di Matera e che porta il sindaco su un piano di credibilità politica sempre più precaria, viste le condizioni in cui si trova la città amministrata dal suo esecutivo che non riesce a gestire nemmeno i soldi che ha già ricevuto dal Governo. In forte ritardo per le manifestazioni previste per Matera 2019 e in forte difficoltà anche per l’amministrazione ordinaria, visto che a carico dei cittadini di Matera andranno l’aumento della Tari alle attività commerciali del 120% e il probabile costo di 19 milioni di euro per la discarica di La Martella, che sarà gestita da un commissario”. Lo affermano, in una nota Mirella Liuzzi, deputata, e Antonio Materdomini, consigliere comunale, del Movimento 5 Stelle.
“Il ‘bando per le periferie’, lo ricordiamo per l’ennesima volta, – proseguono – era finanziato soltanto per metà dell’importo complessivo e inoltre sullo stesso pendeva l’incostituzionalità della sentenza del 7 marzo 2018 della Corte Costituzionale per violazione del principio di sussidiarietà. Un incontro tra il presidente dell’Anci Antonio Decaro con il primo ministro Giuseppe Conte a Palazzo Chigi ha stabilito che saranno sbloccati per il 2020 i progetti in fase esecutiva, ma è oramai sempre più evidente che questo tema è per il sindaco di Matera un modo per distrarre i materani dalle lacune della sua amministrazione e dai gravi ritardi per Matera 2019.
Piazza della Visitazione è quasi certo che sarà rimandata a dopo il 2019 e questo sarà un problema perché la stazione centrale della Fal, invece, sarà operativa già da dicembre 2018 e pronta a metà 2019. Non ci sono indirizzi chiari in relazione al traffico nel centro della città, alle limitazioni alla presenza di auto e per le Ztl nel centro storico e nei Sassi. E non si sa ancora cosa fare per la viabilità di via Lucana.
L’accoglienza è in forte ritardo ed è tutto fermo in tema di servizi per i turisti in arrivo, per le informazioni, il trasporto e i parcheggi, anche tra Lanera e La Martella. Caso fortemente emblematico è che proprio questo Governo nella figura del Ministro Bonisoli, si sia fatto portavoce con l’amministrazione materana e con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 dei disagi degli operatori turistici locali.
Solo il collegamento ferroviario con Bari viaggia, è il caso di dire, in orario, ma è un progetto della Regione Puglia, insieme al collegamento con la navetta cittadina e al contenitore di ‘Casa del Sole’, dove, però, non si riusciranno a realizzare i parcheggi.
Infine, – aggiungono Liuzzi e Materdomini – il caos eventi comunali che avrebbero dovuto accompagnarsi al programma di Matera 2019: e qui basti dire che nessuno sa ancora cosa succederà a Natale 2018 nella Capitale europea della cultura. Però è sintomatico che a chiedere di riportare il Capodanno della Rai a Matera sia stata la stessa Rai, perché coincide con l’anno delle manifestazioni del 2019, e non l’amministrazione di De Ruggieri e nemmeno la Regione.
Il Comune, perché è incapace di gestire la Città dei Sassi e le finanze dei materani; la Regione, perché impegnata a sua volta a scroccare altri due mesi di stipendi e rimborsi, visto che potrebbe votare il 20 gennaio del 2019, mentre il mandato scade il 17 novembre del 2018. E anche qui si dovrebbe alzare la voce del Sindaco De Ruggieri: è davvero opportuno che la cerimonia di apertura di Matera 2019 il 19 gennaio, possa avvenire un giorno prima delle possibili elezioni regionali?”.