Il futuro di una regione passa dai luoghi del sapere perché la cultura forma le coscienze, offre gli strumenti per imparare a riflettere e a decodificare la realtà, ad indagarla e a pensare. L’università degli studi della Basilicata con i suoi 40 anni di storia ha svolto un ruolo importante non solo per la conservazione e la trasmissione della conoscenza e dell’insegnamento accademico, ma anche come ponte verso altri mondi, come quello della ricerca internazionale aprendo nuovi orizzonti e creando opportunità di crescita. Un ruolo chiave, dunque, come ha ribadito nel podcast il presidente Bardi in occasione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023. “Investire sul capitale umano per favorire lo sviluppo delle comunità. Il nostro ateneo, con i suoi 40 anni di storia, rappresenta un tassello importante nel percorso di crescita dell’intera regione, rivestendo un ruolo chiave nel processo di costruzione della società della conoscenza per affrontare le sfide del nostro tempo. Oggi, come 40 anni fa, l’Unibas è un simbolo di rinascita. Ieri come risposta al terremoto, oggi, con l’istituzione della facoltà di Medicina e Chirurgia, è la riposta a due anni tremendi di pandemia, che hanno segnato la vita della nostra terra. In questa università si stanno formando i medici di domani, risorse umane e professionali di cui questa terra ha disperatamente bisogno, data l’assenza strutturale di personale medico e sanitario in tutta Italia e anche in Basilicata”.
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