E’ intollerabile che lo scontro in atto, senza esclusioni di colpi, in casa Pd, a livello nazionale come a livello regionale, con il referendum anti-trivelle, tra l’altro, diventato occasione per regolare i conti interni alle varie componenti, da noi si scarichi direttamente sugli assetti della massima istituzione regionale, vale a dire la nuova Giunta Regionale, coinvolgendo anche il rinnovo della presidenza del Consiglio Regionale. E’ quanto dichiara il capogruppo di Centro Democratico in Consiglio Regionale Nicola Benedetto che aggiunge: apprendo oggi dai giornali che il giovane rappresentante della sinistra Pd Roberto Speranza, come i bambini capricciosi, abituato ad ottenere tutto e subito, senza alcuna fatica, ha chiesto a Pittella due posti in giunta per collocare un esponente materano ed uno potentino della sua corrente, entrambi “trombati” dagli elettori alle elezioni regionali 2014. E da buon leader maximo marxista-leninista non si ferma ai due posti di assessore regionale ma punta anche al Presidente dell’Assemblea Regionale. E’ del tutto evidente che Speranza, dalla carriera politica fulminante per concessione, non ha alcuna intenzione di rispettare la sua firma su accordi, oltre che con il Cdanche con il Psi. Con un dirigente politico di questo “spessore” la credibilità della politica e la fiducia della gente nelle istituzioni si allontano sempre di più. Troppo facile adesso far finta di dimenticare l’impegno per valorizzare tutte le componenti del centrosinistra che hanno contribuito al successo di Pittella e di conseguenza per il loro legittimo riconoscimento di responsabilità di governo. Quando c’è da sistemare propri uomini e da guerreggiare contro gli uomini di Renzi ecco allora – dice Benedetto – il vero volto di Speranza che getta la maschera del mediatore per assumere l’atteggiamento del bimbo capriccioso tutto e subito. Una logica che, insieme alla tesi che circola da qualche tempo di ipotesi di allargamento della maggioranza a neo centristi e moderati fulminati dal centrosinistra sulla via di Damasco, non possiamo accettare. So bene che la prossima si preannuncia come la “settimana di passione” per chi ha la massima responsabilità politico-istituzionale della Regione e per questo confido nella “rinascita” dell’autentico centrosinistra, quello originale e non annacquato, che è l’unica soluzione politica per respingere i ricatti e governare i complessi processi della Basilicata.
Mar 19