“I cittadini del Mezzogiorno, inclusi i lucani, lo scorso 4 marzo hanno espresso indicazioni chiare alla politica e ai partiti per l’avvio di una nuova stagione di sviluppo per il Sud Italia, espresse attraverso un voto massiccio al Movimento 5 Stelle. Quest’ultimo è stato considerato dai cittadini una forza innovatrice che potesse scardinare vecchi sistemi e dinamiche che si sono incancrenite nel tempo.
Tuttavia pare che Luigi Di Maio al tavolo per la scrittura del contratto di governo abbia completamente dimenticato il Mezzogiorno, penalizzandolo attraverso una serie di misure fiscali ed economiche che tendono a difendere fasce già tutelate della popolazione e del Paese.
Il capitolo del contratto in cui si rifiuta di utilizzare la parola “Mezzogiorno” è un insulto antistorico: la Basilicata e il Sud non hanno di certo bisogno di un programma del genere, ma di essere rilanciati con politiche adeguate, scegliendo con oculatezza chi li governi nel prossimo futuro”.
Lo afferma il Consigliere Regionale della Basilicata Nicola Benedetto in riferimento al contratto di governo votato sulla piattaforma Rousseau.