“Con la scadenza dei bandi di concorso per l’ammissione ai Corsi di laurea ad accesso programmato per l’anno accademico 2012-2013 dell’Università degli Studi della Basilicata e il quasi completo svolgimento delle prove (ad eccezione del Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria, la prova è fissata al 15 ottobre prossimo), anche per quest’anno accademico viene negato agli ipovedenti il diritto allo studio universitario”. A sostenerlo è il consigliere regionale di IdV Nicola Benedetto in una lettera inviata all’Assessore Viti, al Rettore dell’Unibas prof. Fiorentino e ai Presidenti di Giunta e Consiglio De Filippo e Folino.
“Nonostante dall’anno accademico 2010-2011 l’Unibas ha predisposto un piano di azioni per rendere maggiormente fruibile l’offerta didattica rivolta agli studenti “diversamente abili”, e l’istituzione di uno sportello – è scritto nella lettera – non sono previsti una serie di servizi specifici, soprattutto per assicurare la dovuta assistenza agli ipovedenti nello svolgimento delle prove di ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato.
Per questa ragione l’art.28 della Legge Finanziaria Regionale 2012, sulla base di un mio emendamento accolto in Consiglio, ha previsto specifiche azioni per favorire l’accesso agli studi universitari dei soggetti diversamente abili ed ipovedenti. Nell’articolo – continua Benedetto – è scritto che la Giunta Regionale “entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge (termine abbondantemente superato) avrebbe dovuto approvare una proposta di intesa con l’Università della Basilicata” per colmare la pesante discriminazione che vivono le persone diversamente abili e gli ipovedenti. Così non è stato continuando a tenere in piedi una “barriera” tra cosiddetti normodotati e diversamente abili.
Un’inadempienza che pesa in particolare sulle spalle dell’assessore alla Formazione-Lavoro-Cultura Vincenzo Viti ancora più ingiustificata se si pensa che la normativa di legge non richiede spese ma più semplicemente una serie di misure, azioni, provvedimenti di facile attuazione attraverso una semplice intesa con l’Università.
E’ dunque questa una questione innanzitutto di civiltà e di rispetto della persona che merita tutta l’attenzione dovuta al pari di qualsiasi altra problematica di natura economica, produttiva, sociale.
Ci sono, naturalmente, risvolti di natura politico-istituzionale che si riferiscono direttamente alle responsabilità dell’Assessore – il quale si è limitato, in una lettera inviatami il 18 aprile scorso, a confermami di “aver disposto l’attivazione in tempo utile delle procedure previste all’art. 28 della Legge Finanziaria 20912” – e che richiamano il ruolo del Presidente del Consiglio Regionale quale garante dell’attuazione di una legge approvata in Consiglio, la L.R. 30 dicembre 2011, n. 26 “Disposizioni per la Formazione del Bilancio di Previsione Annuale e Pluriennale della Regione Basilicata – Legge Finanziaria 2012”, pubblicata sul Bollettino Ufficiale n. 44 del 30 dicembre 2011.
Infine, ci sono risvolti per l’attuazione del diritto allo studio universitario che si riferiscono ai bandi di concorso e alle prove per i corsi di laurea ad accesso programmato che, di fatto, hanno discriminato i soggetti ipovedenti non consentendo la partecipazione.
Si profila, dunque, a mio parere – conclude Benedetto – l’ipotesi di invalidamento delle prove, già effettuate, di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato”.
QUANDO LA SMETTERAI CON QUESTA DEMAGOGIA???????????????????????????????????????????????????????????????????????????
RESTITUISCI I SOLDI PER LE CONSULENZE ALLA REGIONE.( 11.000 € ) OLTRA AL RESTO ,E’ ARRIVATO IL FINTO MORALIZZATORE. FALSO DEMAGOGO !!!!!!!