“Il vero ed autentico “Piano regolatore” per l’operazione riduzione delle spese che ci attende tutti, senza alcuna distinzione, è il nuovo Statuto nel quale prevedere nella prossima legislatura, innanzitutto, la riduzione dei consiglieri regionali dagli attuali 30 a 20, che equivale ad un terzo in meno dell’attuale spesa totale, l’eliminazione del ricorso ad assessori esterni che oggi produce un aggravio del 10% della spesa totale, la riduzione delle Commissioni Consiliari permanenti (oggi cinque)”. E’ quanto sostiene il consigliere regionale di IdV Nicola Benedetto.
“Ritengo che quanto abbia già fatto sinora il Consiglio Regionale, attraverso l’abolizione del vitalizio (a partire dalla prossima legislatura) e la riduzione del 10% delle indennità dei consiglieri – aggiunge – sia solo un paliativo. Occorre invece una cura più forte e decisa, raccogliendo la sollecitazione di 4mila cittadini, che hanno firmato una proposta di legge di iniziativa popolare per ridurre indennità ed altri emolumenti dei consiglieri regionali, se vogliamo inviare un segnale non certo formale ai cittadini, ai disoccupati, agli anziani e pensionati che non ce la fanno ad arrivare a fine mese, facendo anche più di quanto hanno già fatto altre Regioni.
Sono inoltre d’accordo sulla sollecitazione che ci viene dal segretario regionale dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti a dare corso alla legge che ha istituito l’Anagrafe pubblica degli eletti e alla massima informazione e trasparenza sulle spese dei gruppi e di ciascun consigliere attraverso la pubblicazione di facile consultazione.
Quanto alla situazione dei monogruppi – continua Benedetto – condivido le valutazioni espresse dal capogruppo dell’Api Singetta (uno dei troppi monogruppi consiliari) e attendo le sue decisioni annunciate in proposito per evitare che la questione della riduzione della spesa pubblica possa diventare terreno di propaganda. Un altro segnale immediato può essere la riduzione dei vice presidenti e dei segretari di Commissione: penso che siano sufficienti un solo vice presidente e un solo segretario”.
A parere del consigliere di IdV “l’accelerazione dell’iter di approvazione del nuovo Statuto è una priorità tanto più che il lavoro della Prima Commissione presieduta da Santochirico è concluso da un pezzo e non è più tempo di convegni, dibattiti e tavole rotonde. Non possiamo limitarci ad affermare a parole i principi di tutela della persona, di solidarietà e cooperazione, democrazia, sostenibilità, senza segni concreti in questa direzione. Così per la riforma elettorale si deve procedere all’abolizione del listino dei “nominati”, sinora scelti dalle segreterie di partito, né più né meno come i parlamentari eletti nel 2008 con il “Porcellum”, un meccanismo che non ha nulla di democratico e non offre alcuna possibilità di scelta del cittadino-elettore. Si devono individuare meccanismi-sistemi elettorali capaci di promuovere la rappresentatività territoriale all’interno di una regione che vive ancora di accentuati campanilismi e provincialismi e che, di fatto, taglia fuori dalla possibilità di essere eletto in Consiglio Regionale chiunque non vivi o lavori in uno dei centri più grandi (popolosi) della regione.
Credo sia inutile attardarsi in ulteriori valutazioni sul crescente malessere di cittadini singoli o organizzati e sulla domanda di trasparenza, riduzione di spese della politica, eliminazione gi sprechi, strumenti e misure di buona amministrazione che è l’esatto contrario della malapolitica. Per questo, prima di tutto, è necessaria una svolta di cultura politica.
In sintesi: è necessario – conclude Benedetto -promuovere un modello di partecipazione e cittadinanza attiva che vigila sul territorio e smuove le coscienze civiche, indicando alle istituzioni strade alternative di comportamenti virtuosi e di sviluppo”.