Bianchi e Lettieri (Verdi-Sinistra): “Potenziare la cultura della lotta alla mafia, facciamolo”. Di seguito la nota integrale.
“Che l’impegno dello Stato contro la mafia sia insufficiente emerge anche da una recente indagine di SWG del luglio 20222: per il 64% degli intervistati lo Stato non fa abbastanza e le organizzazioni mafiose vengono percepite come un pericolo reale da Nord a Sud del Paese.”
È chiaro, dunque, che i cittadini e le cittadine italiane reputino la lotta alla mafia come una priorità per il Paese, ma nonostante questo sembra che le forze politiche non affrontino il tema in maniera adeguata.
Nel report “Antimafia Papers” di Wikimafia, pubblicato a Settembre 2022, vengono analizzati i programmi dei partiti protagonisti di queste particolari elezioni e il risultato che ne viene fuori è davvero demoralizzante.
La maggior parte dei partiti riceve il giudizio “non classificato”, giudizio riscontrabile in tutti i partiti della coalizione di Centrodestra, a dimostrazione del fatto che la politica non considera ancora la lotta alla mafia una priorità.
Con Alleanza Verdi-Sinistra otteniamo un gradevole 8 e mezzo ed accogliamo positivamente l’invito ad impegnarci ancora di più nella lotta alla mafia.
Il capitolo 17 del nostro programma “l’Italia della Legalità” si apre con una dichiarazione forte e chiara: “Per noi la mafia è una montagna di merda, come ci ha insegnato Peppino Impastato” e prosegue con numerose attenzioni al tema, in particolare a quello della criminalità ambientale.
In Basilicata, del resto, il problema è particolarmente sentito in diverse località. Tra queste, ricordiamo gli avvenimenti di Scanzano Jonico, il cui consiglio comunale è stato sciolto nel 2019 per infiltrazioni mafiose ed affidato ad una Commissione di gestione straordinaria. Scanzano Jonico ha assistito per circa un ventennio a crimini di stampo mafioso attorno ai due ambiti economici più importanti per il territorio: turismo e agricoltura.
La sentenza del 29 giugno 2022 ha rappresentato una svolta forte, ma la politica deve continuare a fare la sua parte.
C’è una questione in particolare su cui pensiamo che debbano confluire forti energie da parte di tutti ed è quello del potenziamento della cultura di tutti i cittadini e le cittadine sul tema del contrasto alle mafie. Conoscere in maniera approfondita, infatti, i meccanismi della corruzione e dell’illegalità, fare proprio il fatto che la mafia sia ancora un grave problema e portare questi temi al centro del dibattito pubblico, dalle piazze alla scuole, può davvero ricostruire quel sentimento di lotta comune e mettere la politica alle strette, costringendola a parlarne e a smettere di relegare ai margini il problema della mafia.
La mafia si può battere e l’impegno deve partire dalla politica.
Accogliamo e sottoscriviamo, dunque, la Call to Action “Parlate di Mafia” con i 10 obiettivi che potete consultare a questo link https://www.wikimafia.it/parlate-di-mafia/. Invitiamo, inoltre, tutte le altre forze politiche a rispondere all’appello di Wikimafia e ad unirsi al coro di chi vuole debellare il ponderoso problema della criminalità organizzata.