Bianco e Padula: “Policoro non può più aspettare. Basta apparenza, si passi ai fatti”. Di seguito la nota integrale.
Non è più tollerabile la chiusura in sé stessa che l’Amministrazione Comunale continua a portare avanti.
Abbiamo già sollecitato più volte la necessità di un Consiglio Comunale che non viene convocato ormai da gennaio; cosi come sarebbe più che opportuno discutere delle misure necessarie per sostenere i commercianti, le categorie produttive ed i cittadini di Policoro per uscire al meglio possibile da questa difficile situazione.
Invece, il silenzio su queste questioni è interrotto solamente dalle ipocrite trovate da parte di alcuni esponenti della maggioranza che continuano furbescamente solo a fare “rumore” senza muovere nulla.
Basta proclami e parole vuote, Policoro è la terza città della Regione ed è quanto mai fondamentale per i settori del turismo e dell’agricoltura, ma anche del commercio, per l’interno metapontino.
Sarà un’estate particolare e difficile, ed è proprio per questo che ribadiamo ancora una volta che sarebbe opportuno provvedere all’approvazione del bilancio e incominciare a dare risposte concrete ai policoresi.
Sarebbe opportuno individuare le risorse di bilancio che si affiancano alle iniziative del Governo per attenuare gli effetti dell’emergenza sul tessuto economico della città (utilizzo dell’avanzo di bilancio; monitoraggio dei minori costi sostenuti per i servizi sospesi durante l’emergenza; taglio alle spese inutili; ecc.).
Sarebbe opportuno velocizzare l’avvio dei lavori pubblici programmati ormai da anni e che l’Amministrazione non riesce a far partire.
Sarebbe opportuno prepararsi ad un nuovo modo di vivere la città (occupazione di suolo pubblico; mobilità; potenziamento delle piste ciclabili; monitoraggio sanitario; ecc.).
Invece, l’Amministrazione continua solamente a provare a darsi un’immagine di facciata che risulta però sbiadita e poco rassicurante. Cosa c’è sotto questa totale assenza? I continui contrasti interni? Oppure è solo incapacità? Sicuramentec’è l’incapacità di comprendere le reali necessità di Policoro, di leggerne le reali esigenze.
Il tutto aggravato da un circuito vizioso nel quale si tende a preoccuparsi più dell’apparenza che della sostanza.
Speriamo che al più presto si torni alla politica ed alla discussione concreta, perché questa inerzia, se in periodi normali era dannosa, oggi, in tempi così difficili, è distruttiva.