“Con le elezioni amministrative del prossimo 25 maggio il Centro Democratico che è presente con proprie liste e candidati a Potenza e in buona parte dei 55 Comuni lucani dove si vota punta a rafforzare l’area liberal-democratica del centrosinistra puntando su candidati forti e legati al territorio”. Lo dichiara Pino Bicchielli, commissario regionale per la Basilicata e coordinatore nazionale di Centro Democratico.
“Il nostro sforzo in vista del 25 maggio punta non solo sulla sfida delle elezioni europee, dove con Scelta Europea puntiamo a portare a Bruxelles una rappresentanza italiana nella famiglia dei liberal-democratici dell’Alde, ma anche in Italia puntiamo a continuare il nostro lavoro di radicamento territoriale che sarà la base di un largo progetto più vasto che costruiremo dopo le elezioni europee”, continua Bicchielli.
“Vogliamo che in queste elezioni si discuta di più e non per slogan del Sud, chiamando a raccolta tutti gli attori istituzionali, i corpi intermedi e la stessa società civile, all’insegna di un progetto complessivo capace di sciogliere i nodi strutturali dell’economia meridionale.
I problemi del Mezzogiorno – continua il dirigente del CD-Scelta Europea – sono in larga gli stessi delle restanti parti del Paese, ciò che varia è soprattutto l’intensità: la carente cultura della legalità; la lentezza della giustizia civile e penale; ilgap infrastrutturale; l’inefficienza degli apparati amministrativi; il cattivo uso e la scarsità delle risorse destinate alla ricerca, alla formazione e all’innovazione tecnologica; il peso dell’evasione fiscale e dell’economia sommersa e criminale; le prassi clientelari e d’intermediazione affaristica; la scarsa qualità di servizi pubblici fondamentali, quali la sanità, l’istruzione e trasporti.
In questo contesto, fino ad oggi è mancata la determinazione delle istituzioni politiche, tanto nazionali che locali, nel perseguire gli obiettivi di crescita del Mezzogiorno. Ciò nonostante siano state intraprese alcune iniziative positive, come lo sblocco dei fondi nazionali per le infrastrutture, la riprogrammazione su alcuni obiettivi prioritari dei fondi strutturali europei e l’adozione del Piano per la povertà.
Noi vogliamo rafforzare gli sforzi per fare del Sud d’Italia un volano della crescita dell’intero sistema Paese, adottando a tal fine un nuovo Programma straordinario per la crescita e l’occupazione nel Mezzogiorno, che agisca sinergicamente sul piano istituzionale e nei diversi ambiti della fiscalità, delle infrastrutture, dei servizi, definendo gli obiettivi strategici a tutti i livelli di governo: comunitario, statale e territoriale. Quanto all’Unione europea – dice Bicchielli – occorre impegnarsi affinchè la riforma della politica di coesione non peggiori il saldo negativo tra contribuzione al bilancio europeo e finanziamenti ottenuti dall’Ue, evitando che al nostro Paese, già contribuente “netto” dell’Unione, siano sottratte rilevanti risorse. Al contempo, bisogna perfezionare il processo già avviato di concentrazione delle risorse dei fondi strutturali su obiettivi prioritari e va garantito il totale utilizzo dei fondi europei, incrementando la qualità e l’efficacia della spesa anche attraverso l’utilizzo d’indicatori di risultato e la responsabilizzazione dei titolari della spesa, senza escludere l’esercizio dei poteri sostitutivi da parte dello Stato in caso inefficienze gestionali a livello territoriale”.