La seconda Commissione (Bilancio e Programmazione) del Consiglio regionale di Basilicata, presieduta da Luca Braia (AB), ha preso atto della delibera di Giunta relativa ad una modifica sul bilancio consolidato del 2017 della Regione Basilicata ed ha votato a maggioranza, con l’astensione di Braia ed il voto contrario di Giorgetti, quello del 2018. In merito sono stati ascoltati i funzionari del dipartimento Programmazione e Finanze, Alessandra Campa e Luigi Pierro.
In premessa è stato illustrato il procedimento per la redazione del Bilancio Consolidato che “prevede – ha detto Campa – dapprima l’individuazione degli enti del gruppo Regione per il perimetro del consolidamento (enti, enti strumentali, società partecipate al 100 per cento o 49 per cento, consorzi bonifica e consorzi industriali) e successivamente la raccolta dei dati dagli enti individuati per addivenire alla redazione del Bilancio Consolidato”. Rimarcata la difficoltà nella contabilizzazione dei dati per la natura giuridica diversa di alcuni enti, situazione che richiede un’armonizzazione degli stessi. Inoltre non vengono rispettati i termini di legge – approvazione del Consolidato al 30 settembre – a causa dei tempi differenziati e prolungati con cui gli enti approvano i loro rendiconti”.
“Per quanto riguarda la delibera di modifica al Bilancio Consolidato degli enti del gruppo Regione Basilicata per l’anno 2017, compreso il consuntivo del Consiglio regionale, la Sezione di controllo della Corte dei Conti per la Basilicata – ha continuato – con la decisione di parifica del 2019, ha sollevato alcune eccezioni.
Successivamente il rendiconto è stato approvato con la legge regionale 18 settembre 2019 n.14 recante ‘Rendiconto generale per l’esercizio finanziario 2017 della Regione Basilicata’ che recepisce le suddette eccezioni ed è per questo che si è reso necessario adeguare anche il bilancio consolidato 2017. Il conto economico consolidato 2017 presenta un risultato di esercizio pari ad euro 21.782.172,19. Lo stato patrimoniale presenta un totale attivo di euro 2.910.397.749,19 cui corrisponde la stessa cifra nello stato passivo al netto dei conti d’ordine”.
“In merito al bilancio consolidato del 2018 – ha detto Pierro – il conto economico consolidato presenta un risultato di esercizio pari ad euro 14.504.782,32, lo stato patrimoniale un totale attivo di euro 3.126.354.619,44 cui corrisponde la stessa cifra in quello passivo al netto dei conti d’ordine. I revisori hanno evidenziato un miglioramento del patrimonio netto che passa da euro 1.017.224.601,11 del 2017 ad euro 1.043.945.984,41 del 2018”.
Sono intervenuti alla discussione, oltre al presidente Braia, i consiglieri Baldassarre, Sileo e Acito.
Successivamente via libera della Commissione alla unanimità al disegno di legge “Rendiconto per l’esercizio finanziario 2018 dell’Ente parco naturale regionale del Vulture. In proposito è stato audito il commissario dell’Ente Francesco Ricciardi.
“Il Parco – ha detto – è stato istituito con legge regionale del 20.11.2017 e il 23 gennaio 2018 è stato nominato il commissario e contestualmente la Comunità dello stesso organismo.
Con legge regionale del 28 dicembre 2018 è stato approvato il bilancio di previsione finanziario per il triennio 2018/2020. Nella relazione in discussione oggi sono evidenziate le poste finanziarie che sono state impegnate negli ultimi giorni dell’esercizio finanziario 2018, successivamente alla sua approvazione avvenuta il 28 dicembre 2018. Risulta evidente come, in pochissimi giorni, si è provveduto ad impegnare solo le spese necessarie alla copertura di costi obbligatori anticipati dal Commissario ed obbligazioni assunte con fornitori, propedeutiche alla redazione degli atti di bilancio ed all’avvio della vita amministrativa di un Ente da poco nato.
Va inoltre rappresentato che non è stato ancora approvato, dal Consiglio regionale, lo Statuto dell’Ente, adottato, su mia proposta, dalla Comunità del Parco il 5 giugno 2018 e trasmesso alla Regione Basilicata il 5 luglio del 2018. Senza questo importante atto non è possibile avviare la governance dell’Ente.
Nonostante la sede provvisoria del Parco sia stata individuata presso il dipartimento ambiente ed energia della Regione Basilicata e nonostante le ripetute richieste, ad oggi nessuno spazio è stato reso disponibile per le attività dell’Ente. La gestione complessiva dell’Ente evidenzia ed avvalora la presenza di un avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2018 di euro 55.692,58 che sarà distribuito e programmato nei capitoli di spesa. Il saldo di cassa al 31 dicembre 2018 è pari ad euro 80 mila, non ci sono residui attivi mentre quelli passivi sono di euro 24.307,42. Il conto economico riporta un risultato di esercizio positivo pari ad 80 mila euro. Fondante – ha precisato Ricciardi – è la definizione del piano del Parco per la vita, gli investimenti e le prospettive di sviluppo dell’area. Il Vulture è uno scrigno di tesori ma è un’area che non ha regole perché la competenza è sempre stata trasferita tra i vari Comuni. Le possibilità di sviluppo – ha continuato Ricciardi – sono notevoli e bisogna coniugare la tutela dell’ambiente e del rispetto con lo sviluppo imprenditoriale. Bisogna dare servizi, attività che valorizzano il territorio. Ci vuole una grande sinergia con le forze dell’ ordine. Attualmente la dotazione finanziaria del Parco è di ottanta mila euro. Sarebbe auspicabile fosse almeno come quella degli altri parchi e cioè di 450 mila euro annui”.
Alla discussione sono intervenuti oltre al presidente Braia, i consiglieri Giorgetti, Acito, Quarto e Sileo.
Alla riunione della Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Luca Braia (Avanti Basilicata), i consiglieri Vincenzo Acito e Gerardo Bellettieri (Fi), Dina Sileo e Pasquale Cariello (Lega), Vincenzo Baldassarre (Idea), Gino Giorgetti (M5s) e Piergiorgio Quarto (Basilicata positiva).