Via libera dalla seconda Commissione consiliare (Bilancio e Programmazione), presieduta da Luca Braia (Iv), al disegno di legge “Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2021/2023 dell’Apt”. Prima del voto (favorevoli i consiglieri Acito, Bellettieri,Cariello, Coviello e Sileo; astenuti i consiglieri Braia e Carlucci) è stato audito il direttore generale dell’Agenzia, Antonio Nicoletti, che ha illustrato le linee principali della programmazione 2021-2023.
“Stiamo entrando, attraverso i veicoli messi in campo nel corso dei mesi – ha precisato Nicoletti -, su piattaforme importanti come Lonely Planet che indica la Basilicata come un luogo dove investire il proprio tempo libero e sceglierla come destinazione di viaggio. Con un dialogo serrato con gli operatori stiamo lavorando a una integrazione dell’offerta anche a livello di comunicazione e di promozione. Abbiamo acquisito il supporto di Dall’Ara, uno dei massimi esperti del turismo a livello mondiale, con il quale stiamo costruendo un piano strategico del turismo e puntare all’obiettivo ‘turismo tutto l’anno’ anche nei periodi in cui il turismo tradizionalmente rallenta il suo motore. Stiamo lavorando con gli assessoriCupparo e Rosa per individuare strumenti aggiuntivi di finanziamento che possano rispondere alla domanda di protagonismo che le imprese ci chiedono”. Nel dibattito sono intervenuti oltre al presidente Braia che ha puntato l’attenzione, tra l’altro, sull’open space Matera e sulla possibilità di una intesa strutturata con l’aeroporto di Puglia, il consigliere Acito il quale ha apprezzato l’idea di attivare processi di destagionalizzazione e ha posto l’accento sul turismo delle aree interne, il consigliere Coviello che ha richiesto accordi organici oltre che con l’aeroporto della Puglia anche per i collegamenti sul versante tirrenico.
Per quanto riguarda le cifre, il concorso regionale alle spese di funzionamento dell’Apt è stabilito in 2,6 mln di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023. Le altre entrate derivanti da trasferimenti correnti riguardano il finanziamento di 100 mila euro per contributo da parte della Regione Basilicata alle Pro-Loco e all’Unpli e il finanziamento di 252,5 mila euro per il progetto Be.CULTOUR, approvato dalla Commissione Europea del Programma Quadro Unione Europea HORIZON 2020, coordinato dal CNR IRISS, in qualità di capofila del partenariato. L’obiettivo del progetto è quello di sviluppare strategie specifiche per promuovere la comprensione del turismo culturale. Le entrate derivanti da rimborsi ed altre entrate correnti riguardano prevalentemente il rimborso delle quote dei co-espositori per le iniziative promozionali dell’Agenzia, quali la partecipazione a fiere, borse e workshop (51 mila euro). Ammontano a circa 975,8 mila euro le entrate derivanti da trasferimenti da parte della Regione Basilicata per le iniziative di valorizzazione, promozione e comunicazione del patrimonio culturale intangibile della Basilicata, degli attrattori storici e del turismo balneare.
Il totale generale delle entrate previste per il 2021 ammonta a 5.649.397,12 euro, per il 2022 a 4.271.000,00 euro e di pari importo per il 2023.
Per quanto riguarda le spese correnti, le previsioni – si legge nella relazione al documento contabile – sono state formulate sulla base dei contratti in essere (personale, utenze, contratti di servizio), delle spese necessarie per l’esercizio delle funzioni fondamentali, delle istanze dei vari responsabili, opportunamente riviste alla luce delle risorse disponibili e delle scelte della Direzione. Il totale generale delle spese previste per gli esercizi finanziari 2021, 2022 e 2023 è pari al totale generale delle entrate.
L’organismo consiliare ha, poi, licenziato a maggioranza, con il voto favorevole dei consiglieriAcito, Bellettieri, Coviello, Cariello e Sileo e l’astensione dei consiglieri Carlucci e Braia, la proposta di legge “Nuove disposizioni in materia sanitaria”,di iniziativa del consigliere Zullino (Lega).
Con l’art.1 (Nuovi requisiti delle strutture socio sanitarie) si prevede che i nuovi requisiti organizzativi fissati dalla Dgr n.1218/2017 entreranno in vigore dal 1/7/2022. “La norma – si legge nella relazione illustrativa – si pone l’obiettivo di posticipare alla fine dell’emergenza sanitaria l’obbligo di adottare le variazioni organizzative che, altrimenti si sommerebbero agli appesantimenti già prodotti dalle misure di prevenzione impartite dalla Regione per prevenire la diffusione del contagio”. L’art.2 riguarda le spese per la prevenzione del contagio dei servizi riabilitativi. “L’emergenza sanitaria – viene spiegato nella relazione – ha richiesto l’introduzione di misure di prevenzione del contagio sia sul piano organizzativo (triage e controllo degli accessi nelle strutture, igienizzazione continua dei locali, modifiche strutturali) sia nell’impiego di materiali (mascherine, camici, guanti per ogni prestazione erogata) che non potevano essere previste nelle tariffe di remunerazione delle prestazioni erogate dalle strutture accreditate. La norma, mutuando quanto già attuato nello scorso anno nelle altre Regioni, dispone un riconoscimento delle spese sostenute, fermo restando il limite del tetto di spesa complessivo regionale”. L’art.3 (“Servizio di trasporto disabili gravi che accedono ai servizi riabilitativi”) punta a rendere coerente l’attuazione di quanto statuito con l’art.8 delle legge regionale n.3/2016 con la quale è stato disciplinato il servizio di trasporto per gli utenti con gravi disabilità che accedono alle strutture riabilitative. Si chiarisce che il trasporto è uno degli elementi della prestazione riabilitativa per il quale non può essere chiesta una autonoma compartecipazione alle spese, alla stregua di quanto accade per il servizio mensa o il servizio alberghiero delle strutture riabilitative.
“L’art.4 (Modifiche ed integrazioni alla L.R. 5 aprile 2000 n.28 e ss.mm.ii.) – viene spiegato sempre nella relazione illustrativa – mira a garantire una più facile individuazione di specialisti idonei a ricoprire la funzione di responsabile sanitario dato anche il momento storico causato dal covid-19 e dalla carenza di personale sanitario, sempre nel rispetto della normativa nazionale. Interviene, inoltre, per fornire una chiara risposta interpretativa rispetto al trattamento erogato in regime di ‘domicilio provvisorio’ all’interno dei plessi scolastici”. In particolare si stabilisce che “Al fine di ridurre l’impatto con le attività di vita quotidiana dell’individuo, se motivatamente prescritto nel progetto riabilitativo individuale, il trattamento riabilitativo ambulatoriale potrà essere erogato in forma domiciliare negli ambienti di vita dell’utente, quali ad esempio la scuola, i luoghi di lavori etc., da considerarsi domicili provvisori; in tali casi, nei periodi delle pause estive e nelle festività le prestazioni potranno continuare ad essere rese negli stessi plessi scolastici, al fine di evitare cambiamenti che potrebbero incidere sull’efficacia e la continuità dell’intervento riabilitativo o, in alternativa e nei casi indicati, in forma di tele-riabilitazione secondo i protocolli e le linee guida condivise con l’Unità di valutazione bisogni riabilitativi (UVBR) dell’Azienda sanitaria”.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Braia (Iv), i consiglieri regionali Acito e Bellettieri (Fi), Sileo e Cariello (Lega), Carlucci (M5s),Coviello (Fdi).