Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza il disegno di legge relativo al Bilancio di previsione finanziario per il triennio 2020-2022 dell’Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura).
Il concorso regionale per le spese di funzionamento dell’Agenzia è pari a 1.650.000,00 per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022. Il trasferimento regionale non comprende le spese di personale che, a partire dalla fine dell’esercizio 2015, in applicazione della L.R. 5/2015, sono caricate direttamente sul bilancio della Regione.
L’Alsia gestisce ed attua, attraverso le proprie aree ed il sistema delle aziende agricole sperimentali dimostrative, numerosi progetti il cui investimento complessivo nel triennio 2020-2022 è pari ad euro 7.362.611,67. Sino al 2016 il finanziamento del sistema delle aziende agricole sperimentali dimostrative è stato incentrato su un apposito trasferimento annuale di 700 mila euro da parte della Regione verso il sistema dei servizi di sviluppo agricolo regionali. Negli ultimi anni questo trasferimento è andato via via a diminuire passando a 400 mila euro nel 2017, 300 mila nel 2018 e zero nel 2019 e 2020. Il settore della ricerca e sviluppo dell’Alsia è particolarmente coinvolto in modo diretto in progetti che vedono la partecipazione dell’area ricerca e servizi avanzati che gestisce il Centro ricerche MetapontumAgrobios. L’Alsia è inoltre partner di numerosi progetti di ricerca nazionali”.
Le linee programmatiche delle attività dell’Alsia e del relativo bilancio rispondono a quattro ordini di esigenze: realizzare progetti di ricerca e di trasferimento delle innovazioni finanziati con i fondi europei, con particolare riferimento al fondo europeo di sviluppo regionale Fesr e al fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) e progetti finanziati con fondi nazionali e regionali; realizzare attività di sperimentazione, trasferimento, dimostrazione, divulgazione e di conservazione e valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo, utilizzando il sistema delle aziende agricole sperimentali dimostrative che copre l’intera superficie regionale ed è in continua e stretta relazione con i diversi stakeholder, ossia organizzazioni di produttori, consorzi, reti di imprese, associazioni ecc..
Nella organizzazione strettamente connessa al bilancio triennale e annuale forte impulso sarà dato ai centri di sperimentazione e divulgazione sul territorio: ci sono 7 aziende sperimentali con 600 ettari di terreno. Saranno erogati inoltre servizi specialistici in ordine all’agrometeorologia, al risparmio idrico, alla difesa fitosanitaria, alla taratura delle macchine irrogatrici, alla consulenza aziendale.
Il disegno di legge è stato illustrato in aula dal presidente della seconda Commissione consiliare Braia. Sono intervenuti nel dibattito i consiglieri Sileo e Coviello (Lega), Acito (Fi) e Leggieri (M5s), Cifarelli (Pd),