Bilancio Regione Basilicata, Consigliere regionale Cifarelli (PD): approvato un bilancio tecnico che come proposta politica corrisponde al nulla mischiato al niente. Di seguito la nota integrale.
Esiste un vecchio detto siciliano che dice: il nulla mischiato al niente; purtroppo questo è l’unico commento politico che si può fare al bilancio 2024/2026 approvato ieri dal Consiglio regionale.
Per il bene di enti, imprese e cittadini, che in assenza di bilancio approvato avrebbero visto spostarsi di molto in avanti i pagamenti della Regione, con senso di responsabilità e con la concretezza sempre mostrata su questi temi e grazie alla sollecitazione delle associazioni datoriali, ai sindacati e all’ANCI anche con la mia presenza in aula ho concorso all’approvazione della Legge di stabilità – Bilancio 2024/26. E’ quanto dichiara il Consigliere del PD in Consiglio regionale, Roberto Cifarelli.
Ricordo che nel 2023 la Legge di stabilità fu approvata a fine maggio e pubblicata il 5 giugno. Grazie al Presidente Bardi ed al centrodestra lucano per la seconda volta nella storia della Basilicata essa fu stata approvata non già nei tempi ordinari (31 dicembre 2022), e neanche nella fase di esercizio provvisorio (30 aprile 2023). La Regione è rimasta in “gestione provvisoria” fino al 5 giugno; ciò ha significato che fino a quella data sono rimasti bloccati (in parte già dal primo gennaio) la stragrande parte dei pagamenti a cittadini ed imprese, ricorda Roberto Cifarelli.
Dunque un bilancio tecnico al quale il Presidente Bardi e la sua non maggioranza politica potevano dare – se non una visione (cosa mai esistita in questi 5 anni) – almeno un’anima; si è confermata la certificazione di una non maggioranza politica sempre acquiescente ai voleri delle segreterie partitiche romane, che tampona qua e la questioni e che quando non rincorre emergenze improvvisa provvedimenti per cercare un effetto wow che i cittadini lucani sapranno riconoscere e ricordare bene nelle urne.
Un bilancio che presenta ombre sulla copertura finanziaria dei bonus e che non determinerà alcun cambiamento e soprattutto nessun miglioramento in nessuno dei settori della nostra Regione, conclude Roberto Cifarelli.