Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani, Consigliere dell’Ass. Coscioni e membro del Consiglio generale del Partito Radicale (in sciopero della fame dalle ore 23.59 del 6 luglio per chiedere alla Regione Basilicata di rispettare i diritti dei disabili): “La Giunta Bardi rispetti i diritti delle persone con disabilità. Leone ed Esposito la smettano di comportarsi come Totò e Peppino divisi a Berlino”. Di seguito la nota integrale.
Che credibilità hanno un assessorato e una Giunta che in sette mesi non riescono a mantenere fede a un impegno e alla parola data?
L’assessore Rocco Leone governa o è governato dal suo assessorato?
Il Dipartimento politiche “contro” la Persona comunica con l’Assessore? L’Assessore comunica con il suo Dipartimento? A giudicare da come è stata gestita la vicenda che sto per descrivervi, verrebbe da affermare che in Via Anzio la mano destra non sa cosa fa la sinistra e che il DG Esposito prescinde dalla chiara volontà manifestata da Leone.
Un DG e un Assessore che, per dirla tutta, iniziano a ricordarmi nel loro agire i protagonisti del film “Totò e Peppino divisi a Berlino”.
Ma come dicevo vale la pena raccontare, sia pur in sintesi, questa storia di ordinaria burocrazia, che passa come un caterpillar sui diritti del cittadino e in questo caso di cittadini disabili.
Occorre raccontarla questa storia da cui emerge una politica fatta di prese di posizione da kamasutra della partitocrazia e prese per i fondelli.
Il 2 dicembre 2019, l’Associazione Coscioni, attraverso i suoi legali Filomena Gallo, Cinzia Ammirati, Rocco Berardo e Angioletto Calandrino, diffida la Regione Basilicata invitando la stessa ad applicare correttamente l’art. 30 bis della legge 96/17, avente per oggetto “disposizioni in materia di livelli essenziali di assistenza”.
Nel corpo della sopra citata diffida è dato tra l’altro leggere quanto segue: “Invita la Regione Basilicata ad ottemperare a quanto disposto dall’art. 30 bis della legge 96/17 […] Avverte che perdurando il comportamento di violazione, utilizzerà tutti i mezzi legalmente perseguibili per tutelare i diritti delle persone con disabilità […] Le modalità di erogazione adottate (dell’assistenza protesica, ndr), oltre che poste in violazione di legge, sono infatti incompatibili con la buona prassi riabilitativa e con il diritto della persona con disabilità ad ottenere il dispositivo più idoneo alla propria situazione personale, compartecipando alla scelta di quegli ausili che sono per lei diritto alla miglior vita possibile”.
Pochi giorni dopo, il 12 dicembre, una delegazione dell’Associazione Coscioni, di cui faceva parte la segretaria Filomena Gallo, incontra a Potenza l’Assessore Rocco Leone e i vertici della sanità lucana. Al termine dell’incontro, l’Associazione Coscioni riferiva quanto segue attraverso un comunicato stampa: “Questa mattina l’Assessore alla Sanità della Regione Basilicata Luigi Rocco LEONE ha ricevuto una delegazione Associazione Luca Coscioni a seguito della diffida ricevuta nei giorni scorsi sulla mancata corretta erogazione di ausili e protesi. Obiettivo dell’incontro l’individuazione di percorsi condivisi per la piena attivazione della normativa, che possano dare risposte alle tante persone che attualmente attendono”. Nella nota in oggetto Filomena Gallo tra l’altro dichiarava: “Devo rilevare effettiva volontà politica dell’assessore Leone nel voler porre fine alle attese dei malati”.
Pochi giorni dopo, l’Associazione Coscioni, accogliendo la richiesta di collaborazione dell’Assessore Leone, inviava alla Regione Basilicata una bozza di delibera.
Ancora pochi giorni e il 19 dicembre lo stesso Leone, intervenendo nel corso di una sessione del Consiglio generale dell’Associazione Coscioni, ribadiva la volontà di sanare le problematiche segnalate attraverso l’approvazione di una delibera.
Il 20 febbraio 2020, dopo un’attesa certo non breve, la segreteria particolare dell’Assessore Leone mi comunicava quanto segue: “Come da accordi telefonici intercorsi invio in allegato la bozza della delibera. Appena trasmessa in giunta e approvata gliene do conferma”.
Da quel momento la delibera che doveva essere trasmessa in giunta si è letteralmente smaterializzata.
Solo a maggio, e dopo ripetute telefonate all’assessorato, apprendiamo che erano sorti dei dubbi. Inutile dire che sia l’Assessore Leone che il suo Dg Esposito si erano guardati bene dal darne pronta comunicazione. Eviterò, per carità di patria, di riferire il contenuto di conversazioni dalle quali è emerso chiaramente che dalle parti dell’assessorato alla sanità della Regione Basilicata la mano destra non sappia cosa faccia la mano sinistra.
Dubbi? Santa pazienza! La segretaria Gallo, in data 8 maggio, i dubbi li scioglie e dopo circa un mese il DG Esposito, dopo un po’ di “anticamera”, sembra aver recepito l’antifona. Tanto per intenderci, il 9 giugno, su richiesta dello stesso Esposito, giro copia della lettera fuga dubbi inviata dalla Segretaria Gallo a Leone. Esposito, giuro, nel corso di una conversazione telefonica mi dice di non averla letta e vista.
Si ricomincia! Sempre a giugno, il DG Esposito rassicura e dice che entro fine giugno si giungerà all’approvazione dell’agognata delibera. Poi fine giugno diventa inizio luglio e poi un ennesimo rinvio.
Ecco, spero di aver riferito fedelmente e sia pur in sintesi quel che è avvenuto a partire dal 2 dicembre 2019.
Intanto i disabili attendono e il rispetto di sacrosanti diritti, che sono diritti umani, idem.
E allora non chiedetemi perché di nuovo e ancora ho deciso di ricorrere alla lotta nonviolenta.
Chiedete piuttosto al ticket Leone-Esposito perché non abbia mantenuto gli impegni; perché in sette mesi non abbia saputo e voluto trovare il tempo per approvare un atto dovuto e doveroso. Chiedetelo, vi prego, anche al Presidente Bardi.
Se gli avessimo chiesto una qualche poltrona in qualche polveroso sottoscala del sottopotere regionale, probabilmente ci avrebbero già risposto. Colpevoli, lo ammetto. La nostra colpa è quella di provare a dar voce a chi non ha voce. La nostra colpa è quella di voler provare a difendere dei diritti.
Il motto dell’Associazione Coscioni da sempre è “dal corpo dei malati al cuore della politica”. Oggi, mio malgrado affermo che questa politica non ha “cuore”, non ha orecchie e non ha occhi.
Per parte mia, ho inteso a questo punto nutrire il necessario dialogo attraverso gli strumenti della lotta nonviolenta, attraverso lo sciopero della fame. Uno sciopero iniziato alle 23.59 del 6 luglio e che andrà avanti ad oltranza e fino a quando la Regione Basilicata non onorerà gli impegni presi, i diritti dei disabili.