Bolognetti (Radicali Lucani), in sciopero della fame dalle ore 23.59 del 6 giugno: Questa non è democrazia e questo paese è “Turchia”, è “Cina”. Di seguito la nota integrale.
Sono giunto al 13° giorno di azione nonviolenta. Per la prima volta in tanti anni di lotte ho l’impressione che siano 13 anni e non 13 giorni. Tredici giorni, circa 312 ore e ce n’erano stati 24 precedenti.
Che Paese è un Paese in cui per rivendicare il rispetto di un diritto umano si è costretti a ricorrere alla fame, alla sete, al digiuno? Che democrazia è la nostra?
Non una volta ho avuto la possibilità di spiegare, in 17 mesi, le ragioni di un’azione nonviolenta, che in varie forme e modi va avanti dal febbraio del 2020. Tutto ciò che ho provato a raccontare, denunciare, dire, è stato riservato ai classici 25 lettori manzoniani. Il mio grazie va ai colleghi di quella stampa lucana e ai pochissimi che, oltre le colonne d’Ercole di questo confino, per esempio Rpl, l’Avanti, BioBlu, Il Monito, hanno rappresentato l’eccezione che conferma la regola del silenzio, della rimozione e della censura.
Questa non è democrazia e questo paese è “Turchia”, è “Cina”.
Un grazie di cuore, mi sia consentito, lo rivolgo ai compagni del Glam per il prezioso dossier che mi/ci hanno regalato. Ecco, anche questo tesoro di riflessioni, immagino, sarà inghiottito dalle voraci fauci di questo putrido regime.
Di seguito il link del dossier “Corpi visibili, invisibili, comunitari, abitati dallo spirito”. Invito chiunque possa farlo a diffonderlo. Il dossier può essere scaricato qui https://www.fcei.it/wp-content/uploads/2021/06/dossier-tempo-del-creato-2021-1.pdf