Di Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani: Bolognetti (Radicali Lucani): “Scope-Rai ovvero la trattativa della scopa o se volete la trattativa Stato-scopa”. Di seguito la nota integrale.
Non finisce qui. No, le “azioni dimostrative”, evocate da mamma rai per massacrare le ragioni della nonviolenza, proseguiranno ad oltranza ed anche queste, sia chiaro, saranno una forma di nonviolenza che intendo praticare per onorare il mio Satyagraha, parola che come è noto significa “insistenza per la verità”.
Sto provando ad immaginare la telefonata intercorsa tra il caporedattore Rai, Oreste Lo Pomo, e la Questura di Potenza:
Lo Pomo: “Pronto, è la Questura? Dovete aiutarci. Domani un tizio proverà ad entrare nei nostri studi armato di scopa elettrica. Vi prego, accorrete. Noi abbiamo già un nostro servizio di pulizie interno”.
Ieri (venerdì 23 luglio), il clima in Via dell’Edilizia era a dir poco surreale: loro barricati dentro; il simpatico Michele che al citofono dice “Non fate entrare quello là”; la paura che riuscissi a scavalcare il cancello e a superare il campo minato disposto lungo il percorso che porta allo studio da cui va in onda il TGR.
Sfilano i giornalisti Rai, volti scuri e bocche cucite. L’unico a parlare, al telefono, è il caporedattore.
Tra una battuta e l’altra mi viene in mente il film “Quel pomeriggio di un giorno da cani”.
Ma questo è un altro film ed è un film lungo 18 mesi che potremmo intitolare “Quella mattina di un giorno da cani e di regime, in cui mi impedirono di scopare negli studi Rai”.
E’ un “film” fatto di censure, manipolazioni, verità e conoscenza negate, purghe di regime. E ovviamente, per ciò che concerne la vicenda Sarscov2, parla non solo dell’operato del Tgr, ma dell’intero servizio pubblico Rai e anche delle ammiraglie Mediaset e de La7. Uno tsunami di paura e bugie si sta abbattendo e si è abbattuto sulla testa degli italiani. Una comunicazione che, con il passare delle ore e con l’emergere di alcune verità, si fa sempre più violenta e, diciamolo, pericolosa. Stanno alimentando odio, stanno inoculando veleno.
Sì, le “azioni dimostrative” proseguiranno e nei prossimi giorni comunicherò il calendario e la natura di queste azioni.
Alla stampa destinataria di questa mia breve nota chiedo di far vedere, almeno in sintesi, quel che è avvenuto a Potenza.