Dopo 78 giorni il lucano Maurizio Bolognetti (Radicali Lucani) sospende lo sciopero della fame avviato per difendere Radio Radicale. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione
“E’ stata una lunga marcia. Lo sciopero della fame è sospeso. Sottolineo sospeso. Nutriremo il nostro Satyagraha sotto altre forme.
E’ stata una lunga marcia e credo che questa straordinaria mobilitazione alla fine eviterà l’interruzione di pubblico servizio e Radio Radicale potrà continuare a nutrire la democrazia malata di questo Paese, attraverso il suo flusso ininterrotto di conoscenza.
E’ stata una lunga marcia e abbiamo dato corpo a una inestinguibile fame di democrazia, giustizia, verità, libertà e diritti umani.
E’ stata una lunga marcia, nel corso della quale abbiamo provato a dar forza ai nostri interlocutori, trasferendo loro le nostre energie migliori.
Perché l’ho fatto, perché lo facciamo? Perchè crediamo nella forza della nonviolenza, perché pensiamo che “Parigi non vale una messa” e che i mezzi prefigurino i fini.
Lo facciamo per con-vincere che sta per vincere con.
E se alla fine, come mi auguro accada, le nostre ragioni saranno ascoltate e accolte, avremo vinto tutti.
Da attivatori di democrazia quali siamo continueremo a batterci in difesa di beni immateriali che hanno un riflesso fin troppo reale sulla vita dei singoli e delle comunità.
Le parole non sono solo parole e, per quanto mi riguarda, tra il lasciar perdere e il non mollare continuerò a tenermi stretto il non mollare.
Grazie alla Redazione di Radio Radicale, al direttore Alessio Falconio, ai suoi tecnici.
Grazie a Monsignor Vincenzo Orofino e al Glam. Grazie a Peacelink.
Grazie ai miei medici Ponzo Marcello, Felicetta Gesualdi, Francesco De Cunto e Marcello Pittella. Grazie ai miei amici. Grazie agli iscritti a Radicali Lucani. Grazie ai compagni. Grazie ai compagni del Partito Radicale. Compagno, una bella parola il cui significato è colui che mangia il pane con un’altro. E quindi, verrebbe da dire che di compagni ne abbiamo trovati davvero tanti.
Grazie a Carlo Verna, ai colleghi dell’ODG, alla FNSI, all’intergruppo parlamentare, ai comuni e alle regioni che hanno deliberato.
Grazie per questo straordinario dibattito su democrazia e diritto alla conoscenza.
Grazie a chi c’è stato e ha capito. Grazie a quella stampa che non ha lasciato morire le ragioni della nonviolenza. Grazie a chi onora convinzioni e non convenienze. Grazie a chi sa che amare è conoscere.
Grazie a Gianni Pittella, Vito De Filippo, Giuseppe Moles e Salvatore Margiotta.
Grazie al mio amico Giulio Cainarca per le nostre chiacchierate.
Grazie a Maria Antonietta Ciminelli che c’è da sempre.
Grazie per le parole che diventano alimento di una lotta.
E grazie ai nostri interlocutori, a quelli che hanno compreso e a coloro che mi auguro lo faranno a breve.
Grazie a chi ha scritto pagine che continuano a vivere.
Di certo ho dimenticato qualcuno e spero non me ne vorrete, ma siete davvero tanti.
Grazie a chi nutre e non distrugge. E grazie pure ai farisei e agli ipocriti. Viva Dio, quelli non mancano mai. E grazie a chi parla tanto e agisce poco, perché troppo impegnato a far calcoli e a nutrire opportunismi
Viva Radio Radicale. Viva l’art. 21 della Costituzione. Vivano democrazia, diritto alla conoscenza, verità, giustizia e libertà.
Maurizio Bolognetti
P.S. Confesso un dato di stanchezza, che spero comprenderete, ma è la stanchezza di chi dà tutto quello che ha per onorare se stesso, i propri interlocutori, i propri compagni.