Per la vita di Radio Radicale, Maurizio Bolognetti, Segretario di Radicali Lucani e Membro della Presidenza del Partito Radicale: “Non ci facciamo imbavagliare e non intendiamo farci assassinare in silenzio. L’iniziativa nonviolenta prosegue ad oltranza”. Di seguito la nota integrale.
Non molliamo! Non mollo!!! Non ci facciamo imbavagliare e non intendiamo farci assassinare in silenzio.
Non intendo assistere senza agire e reagire, senza resistere e provare a nutrire ciò che è necessario nutrire, a quello che senza mezze misure non posso non definire come un ulteriore attacco a un diritto umano che viaggia a braccetto con la parola democrazia;un diritto che dà forza e sostanza alla parola democrazia: il diritto umano alla conoscenza.
In un paese che da tempo muore di antidemocrazia, che affonda nelle sabbie mobili della democrazia reale, nel paese del settantennio partitocratico di metamorfosi del male e di banalità del male, assistiamo al tentativo tutt’ora in corso di spegnere e silenziare la voce di una Radio che da 43 anni onora il diritto alla conoscenza, l’einaudiano conoscere per deliberare.
Tutto ciò accade nonostante una straordinaria mobilitazione che coinvolge comuni, province, regioni, costituzionalisti, L’ODG e il suo Presidente Carlo Verna, La Federazione Nazionale della Stampa e la stragrande maggioranza dei parlamentari riuniti in un intergruppo. Tutto questo accade nonostante le chiare indicazioni dell’Agcom, che il 23 aprile invitava il Governo “nelle more di una complessiva e non più rinviabile riforma della materia”a “prorogare l’attuale convenzione” con Radio Radicale.
No, non molliamo e non intendo mollare. Il dialogo nonviolento che ho iniziato il 27 febbraio prosegue ad oltranza in difesa della democrazia, di un diritto umano, dell’art. 21 del nostro dettato costituzionale, dell’aria che manca.
Nel rivolgermi una volta di più al Ministro Di Maio e al sottosegretario Crimi, tocca chiedere che fine abbia fatto quel “troveremo” al quale pure avevo/avevamo corrisposto. Possibile, signor Ministro, che lei non riesca e non voglia farsi forte della forza che pure stiamo da mesi provando a trasferirle attraverso questo nostro Satyagraha?
L’ignoranza non è forza! E in queste ore, proprio in queste ore, verrebbe voglia di ricordare quel Benedetto Croce che nel marzo del 1947, in sede di assemblea costituente, intonava le parole dell’inno sublime: “Veni, creator spiritus, Mentestuorum visita; Accende lumen sensibus; Infundeamoremcordibus”.
No, non molliamo e ci teniamo ben ancorati alle parole di quell’Ernesto Rossi che ha pagato il suo non mollare con lustri di ospitalità nelle galere del ventennio: “L’Italia non potrà essere diversa se non siamo noi capaci di volerla diversa. E volere è agire”.
Giunto all’89° giorno di iniziativa nonviolenta (dal 27 febbraio), dopo la sospensione intercorsa dal 16 al 23 maggio a seguito del ricovero presso l’ospedale di Lagonegro, intendo proseguire ad oltranza l’iniziativa nonviolenta ripresa il 24 maggio e che dalle ore 23.59 del 30 maggio ha assunto la forma del digiuno (solo acqua).