Bolognetti: “Saluti dal confino degli algoritmi della psicopolizia di Meta, Fnsi intervenga”. Di seguito la nota integrale inviata da Maurizio Bolognetti, giornalista e autore de “La settima dose”.
La decisione di Meta di bloccare il mio canale Facebook per 72 ore e rimuovere un post, che riferiva ai miei follower una notizia vera e attentamente verificata, è un atto di inaudita violenza e prevaricazione.
Non si può dire, o meglio non posso di certo dirlo io, che è emerso l’ennesimo effetto collaterale collegato ai vaccini anti-covid, che ha indotto la stessa Fda ad intervenire.
Una volta di più, i signori della rete hanno vestito i panni di giudice, giuria e pubblico ministero ed hanno emanato, come avviene nei peggiori regimi autoritari, una condanna senza appello e senza possibilità di difesa.
Mi hanno silenziato perché ho provato a spartire il pane della conoscenza. Mi hanno imbavagliato perché ho espresso una legittima opinione, basata su fatti accertati e indiscutibili.
Nel mentre chiedo ufficialmente alla FNSI di far sentire la sua voce, mi rivolgo a tutti coloro che mi seguono e mi fanno fiducia per chiedere la immediata condivisione di questa mia nota.
Per settantadue ore non potrò utilizzare uno dei pochi spazi che garantisce quotidianamente un minimo di visibilità alle mie riflessioni.
Se questo non è un regime autoritario, non so per cosa si possa spendere questa definizione.
Prepotenti si affacciano alla mia memoria indimenticabili pagine del “1984” orwelliano: “la guerra è pace, l’ignoranza è forza, la libertà è schiavitù”.
A questi censori di regime, a queste potenti multinazionali, dico che sono loro i diffusori seriali di fake news, oltre che di purghe staliniste.
Saluti dal confino degli algoritmi della psico-polizia di Meta.
Qui il mio video editoriale