Bonus gas, Adoc Basilicata: conguaglio o restituzione? Di seguito la nota integrale.
L’ADOC di Basilicata è stata audita dalla 2° Commissione consiliare della Regione Basilicata lo scorso 20 febbraio. In quella occasione i rappresentanti dei consumatori, nel riconoscere che la legge approvata ha il lodevole fine di aiutare i consumatori di Basilicata, hanno sottoposto alla commissione gli errori seguiti all’erogazione del “Bonus gas” e, per chiarire bene il problema, hanno mostrato, come esempio, una fattura con la richiesta di “conguaglio” di € 241,00 a fronte di una spesa annua di € 257,00. Adesso possiamo definire tale somma conguaglio o meglio restituzione del c.d. “Bonus gas”, scegliete voi il nome, nella sostanza per i consumatori destinatari del beneficio si tratta di è un vero e proprio salasso. L’importo della fattura presa ad esempio, ma sinora ne abbiamo consultato decine e decine, non è l’importo massimo richiesto in restituzione, infatti sono stati richiesti importi prossimi a € 1.000,00. Dai vertici della Regione si continua ad insistere che si tratta di “conguaglio”, tuttavia da indiscrezioni l’ADOC ha appreso che sono in corso interlocuzioni con le compagnie che forniscono gas per annullare il “conguaglio”. Una cosa è certa, le azioni dell’ADOC di Basilicata hanno svegliato i cittadini e le istituzioni e hanno messo in evidenza gli errori commessi per la fretta di sbandierare il “Bonus gas” prima delle elezioni nazionali. Oggi quella fretta sta creando disagi ai consumatori, soprattutto a quelli più deboli. L’ADOC di Basilicata, ad ogni buon conto, invita tutti i cittadini ad eccepire la prescrizione degli importi chiesti a conguaglio. In ordine alle dichiarazioni dei vertici della Regione Basilicata conseguenti l’azione dell’ADOC, c’è un’unica riflessione da fare: “Perché non si sono accorti prima del pastrocchio che avevano combinato?”