Bonus gas ai lucani, assessore regionale Cupparo: “La svolta storica è frutto dell’intenso lavoro del Presidente Bardi”. Di seguito la nota integrale.
Soldi in tasca ai lucani, svolta storica rispetto al passato nell’impiego degli idrocarburi, un primo concreto passo verso la transizione energetica: sono in sintesi gli obiettivi principali che la Giunta e la maggioranza di centro destra (dando prova di unità e compattezza) alla Regione perseguono con il provvedimento “gas gratis alle famiglie lucane”. Ma credo ci sia bisogno di un passo indietro. Se tutto questo (ed altro contenuto nel complesso provvedimento) è stato possibile è grazie all’intenso lavoro del Presidente Bardi che ha svolto un impegno incessante e faticoso di rinegoziazione degli accordi precedenti con le Concessionarie Eni, Shell, Total. Il Presidente è riuscito ad imporre il punto di vista delle nostre comunità da decenni, legittimamente, deluse perché le estrazioni petrolifere, a parte le royalties e le cosiddette compensazioni dovute, non hanno soddisfatto le esigenze primarie dei cittadini. Bardi è stato capace di realizzare un cambiamento epocale nel rapporto compagnie-Regione che già dal prossimo autunno produrrà il risultato tangibile di pagare il gas domestico molto meno di tutte le altre parti d’Italia. Insieme al riconoscimento al Presidente – che va tenuto lontano da ingenerose polemiche pretestuose di carattere pre-elettorale – è doveroso il riconoscimento all’AD di Eni Descalzi, che ha dimostrato nei fatti sensibilità prima di tutto sociale nei confronti delle comunità lucane. E’ la migliore conferma della mia affermazione che ho fatto direttamente al dottor Descalzi incontrandolo a Matera a giugno scorso sostenendo che “l’Eni per la nostra regione non è mai stato un problema ma una risorsa”. Una risorsa che consente adesso alla Basilicata di diventare un “caso nazionale” per come si persegue la transizione energetica e di cui tutti i lucani possono essere orgogliosi.
Nella polemica scatenata dalle opposizioni ci sono almeno due aspetti che non sono certamente sfuggiti ai lucani. Primo: perché le opposizioni dopo ore di dibattito in Consiglio impiegate per sostenere che la ddl della Giunta era “iniqua”, “fatta male”, “demagogica”, per ricordare i termini meno pretestuosi usati, hanno espresso il voto di astensione e non il voto contrario (ad eccezione di Trerotola)? Secondo: sono circa vent’anni che l’Eni insieme al greggio estrae gas, perché non ci hanno pensato loro alla guida della Regione da sempre? Sono domande che da sole annullano la campagna scatenata dalle opposizioni in assoluta mancanza di motivazioni fondate. Insieme ai continui messaggi di ringraziamento e soddisfazione che in queste ore i cittadini stanno inviando a Bardi a testimonianza che le chiacchiere si ritorcono come un boomerang contro chi le alimenta.