Bonus gas, lettera aperta di Adoc Basilicata alla Regione Basilicata. Di seguito la nota integrale inviata da Adoc Basilicata.
In un recente incontro tra i rappresentanti della Regione Basilicata, di Api-Bas e i rappresentanti le società di vendita di gas in Basilicata è stato fatto il punto sullo stato di attuazione del c.d. “bonus gas” di cui alla legge regionale numero 28 del 2022. I rappresentanti della Giunta Regionale in un comunicato hanno affermato che a distanza di tre mesi dall’entrata in vigore della legge le società di vendita di gas operanti in Basilicata, che hanno ottemperato alla norma regionale rappresentano il 90% del mercato di riferimento e che sono stati oltre 130 mila i cittadini i Basilicata che hanno presentato domanda (utenti beneficiari della misura???). L’ADOC di Basilicata è rimasta sorpresa e sconcertata da queste affermazioni. Infatti: o i reclami e le lagnanze dei cittadini non hanno ancora avuto risposte; o il call center dedicato al bonus gas resta muto; o le richieste fatte con PEC o con mail sono senza risposta. È mai possibile di questi problemi ne è a conoscenza solo l’ADOC? Ed ecco le domande alle quali vorremmo delle risposte dai rappresentanti istituzionali: 1. quali sono le compagnie che non hanno aderito al dettato della legge regionale? 2. quali quelle che non hanno accettato tutte le domande che hanno ricevuto? 3. quali quelle che non hanno stornato per intero la “molecola gas”? 4. come viene calcolata, praticamente, la quota da stornare nelle fatture di ciascuno; 5. che possono fare i cittadini di Basilicata serviti dalle compagnie, a cui il bonus non è stato riconosciuto, per ottenerlo? 6. come vengono trattate le richieste che contengono errori? 7. quali sono i recapiti per avere informazioni? Domande da tempo avanzate ma ancora senza risposte. Una cosa è certa molti cittadini hanno ricevuto bollette esose e senza alcuno sgravio. Alle legittime aspettative dei cittadini né le compagnie che forniscono il gas né l’Api-bas danno risposte. Le nostre richieste e quelle dei consumatori restano voci inascoltate. Per discutere di queste situazioni si chiede di conoscere i dati richiesti e successivamente l’apertura di un confronto per la risoluzione dei problemi prospettati.
a prescindere dal bonus un fatto è certo, le bollette del gas sono esose a causa della guerra, perchè prima della guerra, bollette alla mano, i costi del gas non erano astronomici; adesso le forniture del gas arriveranno dall’Algeria e non piu’ dalla Russia come hanno recentemente dichiarato, ma poi al cittadino non credo che interessi da dove arrivi questo gas, ma quanto costerà il gas che arrivera’ dall’Algeria e se il prezzo sara’ come uno o due anni fa. Intanto continuiamo a testa bassa ad inviare armi anziche’ cercare di sforzarsi di “tessere” la tela delle trattative per arrivare a una pace; continuando cosi’ verremo trascinati lentamente e direttamente dentro una guerra che noi non abbiamo mai voluto e mai dichiarato a nessun paese, perchè nessuno ci ha mai fatto niente di male e oltretutto con la Russia avevamo ottimi rapporti a livello economico, eravamo i primi in Europa per scambi commerciali ottenendo in cambio cospicue forniture di gas a basso prezzo; stiamo fomentando una guerra per procura perche’ gli americani ci chiedono di essere nemici della Russia, a loro viene comodo creare il caos lontano da casa loro, la guerra e il disastro economico che sta mettendo in ginocchio tanti paesi europei non tocca minimamente gli USA; la classe politica italiana credo non si stia rendendo conto del grande pericolo che stiamo vivendo, ha spento il lume della ragione spinta da forze demoniache a perseverare in un folle disegno che trascinerà l’intero paese in un disastro di gran lunga peggiore dell’ultimo conflitto mondiale