All’attenzione della terza Commissione consiliare (Attività produttive – Territorio e Ambiente), convocata dal presidente Vincenzo Robortella, la vicenda dei casi di brucellosi nel Materano che ha portato all’abbattimento di molti capi di bestiame, con l’estinzione di interi allevamenti, ed alle misure da mettere in campo a livello regionale per fronteggiare questa emergenza. La richiesta di audizione dell’assessore Braia è stata presentata dal consigliere Rosa (Lb-Fdi).
“Si tratta di un tema – ha detto Braia – diventato, nel 2017, di particolare importanza e che si è concentrato nell’area che coincide con il Parco delle Chiese rupestri del Materano. Si è dovuto procedere all’abbattimento totale delle mandrie, con un forte impatto economico per le aziende interessate. Dal Governo nazionale viene un riconoscimento di 473 euro con indennità di abbattimento per ogni capo. Parliamo, però, anche di una perdita di produzione significativa e, di conseguenza, stiamo valutando tutte le possibilità per trovare strumenti di sostegno per le imprese. Dal Piano di sviluppo rurale, nella misura 5.2, abbiamo previsto contributi a compensazione nei casi di calamità naturale, ma nelle sottomisurerisorse anche per fronteggiare patologie particolarmente impattanti. Serve, però, che ci sia un ente che certifichi la situazione, e si tratti di vicende eccezionali, e che il danno accertato superi il 30 per cento della produzione lorda. Oltre questo aspetto, stiamo valutando la possibilità di recuperare, in fase di bilancio, risorse aggiuntive per quanto riguarda il mancato guadagno per le aziende”.
“Ad oggi c’è il totale azzeramento degli allevamenti infetti – ha dichiarato Giuseppe Turturiello, responsabile Unità operativa complessa “Sanità animale” del dipartimento Politiche della persona – dal punto di vista sanitario la situazione ci tranquillizza. Abbiamo liquidato 164.000 euro, 32.000 nel 2017 ed il restante nel 2018, per indennizzo agli allevatori nel caso di malattia infettiva, che è stata importata con la transumanza dei capi dalla Provincia di Potenza”.
Per il direttore dell’Associazione regionale allevatori della Basilicata, Augusto Calbi, “bisogna segnalare che il valore dei capi è nettamente superiore, viste le stime di mercato, e non ritengo sia una vicenda conclusa. Esiste anche il problema dei cinghiali che possono trasmettere questa malattia. Noi come Ara possiamo fare solo attività di informazione e non abbiamo fatto mancare la nostra presenza nella Murgia materana”.
Il presidente del Parco delle Chiese rupestri del Materano, Michele Lamacchia, ha sottolineato come la vicenda, per alcuni allevatori, sia di particolare gravità avendo dovuto assistere all’abbattimento totale di intere mandrie, con la perdita di tutto il lavoro svolto con passione.
Il presidente della Commissione, Vincenzo Robortella, complimentandosi con Braia ed il dipartimento competente per il lavoro svolto e l’attenzione mostrata su questa vicenda, ha sottolineato come “il pronto intervento su vicende eccezionali, come questa epidemia di brucellosi, sia lo strumento principale che la Regione Basilicata può mettere in campo per fornire risposte utili e concrete a fronte delle enormi difficoltà che rischiano di far scomparire intere realtà produttive nel campo zootecnico”.
Il consigliere Rosa ha chiesto, in conclusione, di “snellire il procedimento burocratico per quanto riguarda la misura 5.2 perché la situazione diventa più difficile settimana dopo settimana”.
Hanno preso parte ai lavori, oltre al presidente Robortella (Pd), i consiglieri Rosa (Lb-Fdi), Romaniello (Gm), Perrino (M5s), Soranno (Pp) e Benedetto.
Lug 17