Consigliere regionale Gianni Perrino (M5s): “Ancora fiamme su un autobus: ormai il trasporto pubblico locale è come la roulette russa”. Di seguito la nota integrale.
Ci tocca registrare l’ennesimo incidente ad un autobus di trasporto pubblico locale (TPL) che trasportava studenti e pendolari sulla strada statale 106 Jonica nel territorio di Scanzano.
Le immagini diffuse dagli organi di stampa ci hanno mostrato un catorcio obsoleto, avvolto dal fumo e dalle fiamme, ormai consunto da due, se non tre, decenni di attività.
La questione è arcinota: è stata una costante di questa decima consiliatura. Si sono alternati ben 3 assessori regionali ma i bus del TPL continuano a prendere fuoco ed il servizio si è attestato a livelli infimi.
Nell’ormai lontano 2015 l’allora Assessore Berlinguer ebbe modo di dichiarare che la Regione Basilicata aveva comminato multe agli autobus regionali per circa 100 mila euro a causa del mancato rispetto del vincolo di destinazione decennale degli autobus e per la mancata apposizione della scritta “Regione Basilicata” sui mezzi. Lo stesso assessore sottolineò poi di aver trasmesso le informazioni in merito al personale di Polizia Stradale, al fine di collaborare con le forze dell’ordine per una maggiore incisività e capillarità dei controlli.
Poi è venuto il turno dell’Assessore Benedetto che, oltre all’obsolescenza del parco macchine, si è dovuto (inutilmente) cimentare con i tanti contenziosi sorti con il consorzio CO.TRA.B – aggiudicatario senza concorrenti – della gara per l’esercizio del servizio di trasporto pubblico locale su gomma della regione Basilicata. Il consorzio ha più volte lasciato senza stipendio i propri dipendenti causando non pochi problemi a decine di famiglie. Senza dimenticare il fatto che molti lavoratori hanno denunciato assunzioni con contratti di lavoro a tempo determinato e addirittura con voucher (lavoro occasionale): pratica, quest’ultima, inibita per le aziende che risultano vincitrici di un appalto pubblico. Sempre secondo Benedetto il CO.TRA.B si sarebbe poi rifiutato di rinegoziare il chilometraggio (in misura dell’1,5%) come previsto dal contratto di servizio, evitando di eliminare quelle tratte che ormai risultavano inutili.
Benedetto, nel mezzo di una discussione con Bellitti (ex-PD, ora LeU), a seguito dell’ennesimo episodio di autobus andato in fiamme, tirò in ballo l’ex Presidente Vito De Filippo (oggi capolista PD al plurinominale della Camera dei Deputati) reo, secondo quanto dichiarato dall’ex assessore, di aver approvato nel 2008 una delibera che derogava a quanto previsto dal capitolato di appalto per il TPL e consentiva l’utilizzo anche del “parco mezzi” delle aziende consorziate a prescindere dall’età e dalla vetustà dei mezzi utilizzati. Da allora da Benedetto sono arrivati solo spot e annunci fino alle dimissioni ed alla candidatura con la “quarta gamba” del centro destra (il cosiddetto salto del Quagliariello).
Oggi alla guida dell’assessorato ai trasporti c’è un “defilippiano” di ferro, Carmine Maria Castelgrande.
Come vedete alla base dell’incendio (per fortuna senza conseguenze) c’è tutto un mondo fatto di ‘amici degli amici’, nemici per convenienza politica e di deroghe dell’ultima ora.
È il sistema Basilicata, bellezza!