Antonio Buscicchio, referente associazione culturale Forza Civica Basilicata: “D’ora in poi solo candidati d.o.c. Mai più una becera classe politica come questa alla guida del Paese!”. Di seguito la nota integrale.
“Tutto ciò che sta accadendo in Italia, paradossalmente, consente ai milioni di cittadini seri di entrare nella cabina di comando. Affinchè questo accada, come occasione unica ed ultima, è necessario che, come già da me affermato in altre occasioni, si crei in ambito nazionale, regionale e comunale una fitta rete di movimenti civici per una rivoluzione culturale che modifichi definitivamente e radicalmente l’accesso alla politica ed alla governance delle “poleis”. Da ora in poi ogni candidato ad amministrare deve presentare un curriculum, certificato ad hoc e non da Google, e da verificare da commissioni individuate da strutture apposite proprie di forze e movimenti civici territoriali. Il tutto seguito da autentici test psico-attitudinali da parte di staff qualificati nominati dai cittadini, con le stesse modalità sopra indicate. Torniamo tutti alla “antica Atene democratica” perché, come accaduto 2.500 anni fa in Grecia, l’ umanità e la società ne hanno la capacità e noi attualmente siamo in decine di milioni ad avere onestà morale ed intellettuale. Organizzarsi quindi per imporre con le prossime urne nazionali a questa becera classe politica di abbandonare le macerie delle istituzioni democratiche sancite dalla migliore Costituzione del mondo, che “profuma” ancora del sangue di tutti. Non dobbiamo perdere la speranza nelle nostre infinite potenzialità di cittadini uniti, altrimenti non avremo più ragione di lamentarci e dovremo subire per sempre la governance di questi ministrucci inetti e delle “forze finanziare” mondiali che si servono di parlamentari portaborse e senza titoli per tenere sotto loro controllo l’umanità. Guardate ad esempio come è ridotta la sanità pubblica italiana, che un esile e piccolo Ministro senza requisiti tecnici continua a ritenere falsamente fra le migliori al mondo. Le pur non esigue eccellenze ospedaliere ed universitarie sono in netta minoranza rispetto agli standard minimi e la sanità territoriale pubblica e convenzionata è ridotta a colabrodo. Se non fosse stato per lo straordinario impegno del personale sanitario tutto, le vittime da Covid sarebbero state molte di più e l’ economia conseguentemente resettata in modo irreversibile almeno per un secolo. La triste realtà è che Di Maio e Zingaretti giocano da mesi a ping pong col MES sulla nostra pelle, per non parlare delle passerelle televisive di bellissimi virologi ed infettivologi che invece dovrebbero essere al lavoro in reparto e non sotto i riflettori (a differenza dei temi sensibili trattati solo dal prof. Galli dell’ ospedale Sacco di Milano). Oggi questi burattini alla Governance mi ricordano il capitano di una grossa nave da crociera che in tal caso non abbandonano la nave, ma solo per non perdere la poltrona. Basti pensare che già in condizioni non ancora emergenziali, senza nessuna lungimiranza politica, i pagliacci non hanno capito che bisognava recuperare con serissime norme apposite, da porre però in essere con adeguato rispetto delle regole contrattuali, le tante strutture private ospedaliere e territoriali, accreditandole in modo sicuro per la collettività. Ma un seppur bravissimo idraulico può guidare un Frecciarossa? Un medico può fare il Ministro o l’ assessore ai lavori pubblici? Un Ministro senza requisiti ad esempio può fare il governatore della sanità pubblica nazionale? Se lo fa, ciò avviene solo attraverso la obbedienza al suo partito o alla classe di burocrati ministeriali, ancor più sotto controllo di una politica inesistente e del mondo dell’ alta finanza planetaria e nazionale. Cari amici, dunque, o prendiamo insieme coscienza di tutto ciò attuando tutti, congiuntamente, le adeguate contromisure civiche e civili, o non avremo più neanche il diritto di protesta. “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” allora. Tuttavia è giusto avere fiducia nel popolo italiano, che ha saputo superare alla grande prove anche più difficili. Non possiedo la “verità in tasca”, ma vi assicuro che per decenni, e da medico (anche) di sanità pubblica, mi reputo metaforicamente un reduce della guerra del Vietnam, dove ho visto in diretta cose incredibili e molto simili al raccapricciante!”