L’istituzione di un tavolo tecnico per la gestione dei rischi in agricoltura e l’impegno a terminare entro la metà di settembre tutti i sopraluoghi richiesti sui territori danneggiati dalle avversità atmosferiche.
E’ l’impegno che ha preso stamani l’assessore regionale alle politiche agricole, Luca Braia, a conclusione dell’incontro tenuto nella sede della Regione Basilicata di Matera con le organizzazioni professionali agricole Coldiretti, Cia, Copagri e Confagricoltura e con i Consorzi di difesa produzioni agricole (Condifesa), al fine di mettere a punto una serie di strumenti anche urgenti da utilizzare sistematicamente in corrispondenza di fenomeni che provocano danni , come quelli di questi giorni, negativi per le attività agricole ma non annoverabili tra le calamità naturali.
L’assessore Braia supportato dalla struttura tecnica dipartimentale coordinata dal dirigente generale Giovanni Oliva e dall’Autorità di Gestione del Programma di sviluppo rurale (Psr) Vittorio Restaino, ha ascoltato le richieste dei responsabili delle organizzazioni agricole per meglio intervenire nel contrasto ai danni alle produzioni che con sempre maggiore frequenza, anche a seguito dei mutamenti climatici, si verificano nelle aree rurali produttive.
Tra i solleciti all’Ente Regione sono stati segnalati la pulizia dei canali di scolo gestiti dai Consorzi di bonifica per favorire il regolare deflusso delle acque, l’incentivazione per accedere alle assicurazioni attraverso un incremento delle quote di contribuzione pubblica, una campagna di comunicazione per chiarire meglio agli agricoltori i vantaggi delle assicurazioni, l’immediato intervento degli uffici dipartimentali laddove si riscontra un danno, una gestione della disciplina forestale in un’ ottica di difesa territoriale a vantaggio del settore agricolo e al tempo stesso l’attivazione di specifiche misure che vedano le imprese agricole direttamente beneficiarie di interventi di sistemazioni idraulico – agraria.
Dal canto suo l’assessore Braia ha dichiarato l’importanza che in futuro dovrà avere uno specifico fondo mutualistico da istituire a tutela del reddito agrario, della possibilità di studiare misure per incrementare sino ad un 10% il contributo pubblico (oggi previsto al 65%) per stipulare le polizze, nonché la verifica di forme per rendere meno oneroso l’accesso agli strumenti Condifesa e fare in modo di anticiparlo totalmente al fine di incrementare quella percentuale di assicurati del 12% che è ben poca cosa rispetto al 60% del Centro Nord .
Ha ricordato, inoltre, che la Regione ha accelerato le procedure per chiedere tutto il sospeso giacente e quindi chiuso la liquidazione delle pratiche sulle calamità del 2005. Per quelle del 2011 e 2013 la chiusura è prevista per febbraio 2016. Per il futuro, l’esponente della Giunta regionale ha sottolineato che nel prossimo Psr il tema delle calamità è stato posto all’attenzione dell’ Ue (Unione europea). Sull’argomento ci saranno adeguati approcci con azioni tese ad approntare gli strumenti finanziari messi in campo dall’Ue per andare incontro sia alle esigenze degli operatori agricoli sia a quelle dei consorzi di difesa.
In questo ovviamente ci si dovrà relazionare sia con quanto è previsto dalla normativa nazionale sia con quella regionale, quest’ultima potrà essere rivista in merito alle valutazioni che saranno fatte da tavolo costituito e dovrà tenere conto delle nuove emergenze. Per quanto riguarda la pulizia dei canali è un problema che andrà affrontato con i lavori periodici fatti anche in economia.
Da ultimo si è fatto cenno anche alle nuove tecnologie di prevenzione delle calamità.
“Tutte le decisioni in merito alla delicata questione- ha quindi concluso Braia- dovranno comunque essere discusse nel tavolo tecnico per la gestione dei rischi che sarà composto da Regione, organizzazioni agricole e consorzi di difesa e che deciderà le strategie per affrontare di volta in volta le emergenze e le calamità”.
DANNI CALAMITA’ IN AGRICOLTURA: CASTELLUCCIO (FI), GESTIONE DEI RISCHI A 360 GRADI
Con l’istituzione e le conclusioni operative del tavolo tecnico convocato dall’assessore Braia registriamo un nuovo metodo rispetto all’assessore precedente per la gestione a 360 gradi dei rischi in agricoltura, specie attraverso l’impegno, atteso alla prova dei fatti, di intensificare le azioni di prevenzione dai danni provocati da calamità naturali che restano lo strumento più efficace per tutelare il reddito dei nostri agricoltori. E’ il commento del consigliere regionale Paolo Castelluccio (Fi) evidenziando che i problemi del 2015 non sono purtroppo un caso isolato. Sono molti anni che assistiamo ad improvvisi cambiamenti climatici che comportano estati o torride come quella che abbiamo vissuto nella prima metà di luglio, o estremamente piovose come quella delle ultime settimane, a cui si aggiungono i fenomeni non prevedibili ed estemporanei, come forti grandinate. In tutti i casi, gli estremi comportano danni notevoli a un comparto già in difficoltà quale quello dell’agricoltura. Per questa ragione, raccogliendo le sollecitazioni delle organizzazioni professionali agricole e dei produttori, chiediamo un forte impegno affinché gli agricoltori possano essere coperti da assicurazioni che prendano in considerazione gli scenari che si stanno delineando alla luce di mutamenti del clima e, ad esempio, comprendano anche i danni relativi alla siccità”.
Per Castelluccio “si avverte la necessità di rafforzare il sistema assicurativo estendendolo a tutte le aziende agricole. Questo significa alleggerire i costi delle polizze attraverso un fondo della Regione. E mi fa piacere che l’assessore abbia accolto la mia proposta di qualche mese fa. Gli imprenditori agricoli – continua – non ce la fanno più a sostenere costi aziendali e fiscali sempre più elevati e in tanti si vedono costretti a tagliare sulle polizze assicurative. Inoltre, poiché le calamità naturali si ripetono in continuazione si deve programmare la reale protezione aziendale e prevenzione dei danni grazie all’impiego delle più moderne ed avanzate metodologie mettendo in campo competenze tecniche ed assistenza adeguate a non lasciare soli gli agricoltori nell’affrontare i complessi problemi del “dopo” eventi calamitosi. Non si sottovalutino i contraccolpi – dice il consigliere di Forza Italia – derivanti, in troppi casi, dall’impossibilità del rispetto dei contratti di conferimento alla grande distribuzione e quindi dagli effetti della concorrenza di mercato”. “Ma la svolta nell’affrontare la questione calamità naturali – evidenzia l’esponente di Fi – si realizza con un impegno diverso per garantire il futuro delle produzioni proteggendo la pianta, nel caso della grandinata, con reti anti-grandine e superando la visione del semplice indennizzo per il prodotto che non si può vendere oggi e che si deve vendere domani”.
Tra i provvedimenti di prevenzione individuati al tavolo tecnico, la pulizia dei canali di scolo gestiti dai Consorzi di bonifica per favorire il regolare deflusso delle acque – afferma – è una priorità che più volte ho sostenuto come autentica prevenzione, insieme ad una gestione della disciplina forestale in un’ ottica di difesa territoriale a vantaggio del settore agricolo. In attesa di approfondire la proposta dell’assessore Braia di uno specifico fondo mutualistico da istituire a tutela del reddito agrario, con la possibilità di studiare misure per incrementare sino ad un 10% il contributo pubblico per stipulare le polizze, il passaggio dalla logica degli indennizzi indicata burocraticamente dall’assessore precedente ad una strategia più ampia ed organica è un primo passo avanti. Non è casuale che lo stesso Braia abbia ammesso la necessità di intervenire “meglio” e migliorare gli interventi”.